PAROLA A..: ALFONSO FITTI E MATTIA CIOCCIA

31-05-2020 11:28 -

Trentaquattresima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca ad altri due protagonisti classe 2003: Alfonso Fitti e Mattia Cioccia. Alfonso ha iniziato a giocare con la nostra scuola calcio, rimanendo con noi dal 2009 al 2012 e tornando in questa stagione; Mattia, invece, è arrivato nella nostra società nell'estate 2019. Entrambi sono stati fra i trascinatori sia con gli allievi regionali sia con la juniores d'élite: Alfonso si è tolto la soddisfazione di superare la doppia cifra (12 reti segnate in totale tra allievi e juniores), per Mattia c'è stata anche la soddisfazione di esordire in Eccellenza (nella trasferta di Alba Adriatica). Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! Entrambi siete arrivati alla Bacigalupo Vasto Marina quest'anno (anche se per Alfonso c'era già stata una parentesi con noi dal 2009 al 2012), entrando alla perfezione e immediatamente all'interno del gruppo. Ci raccontate com'è stato il vostro impatto con la nostra società e come vi siete trovati nel nostro ambiente?
Alfonso Fitti. Fin dai primi momenti ho avuto ottime sensazioni e sono stato accolto molto bene. Con la Bacigalupo Vasto Marina l'impatto è stato buono, ho ritrovato molte cose positive che c'erano anche quando ero piccolino: società presente, gentile e pronta a dare una mano quando serve.
Mattia Cioccia. Ho trovato una società disponibile con uno stretto rapporto con i suoi giocatori. Sono state belle sensazioni, soprattutto per aver ritrovato il mister Brognoli e alcuni compagni con cui avevo giocato recentemente.

Il Coronavirus ha cambiato la routine di tutti, condizionando parecchio le nostre abitudini. Come state trascorrendo questo periodo e quali attività svolgete nell'arco della giornata?
Alfonso Fitti. Ultimamente sto studiando abbastanza perché è periodo di verifiche e interrogazioni per il voto finale, ma mi alleno sempre con continuità con tutto quello che posso usare e la sera per svagarmi vedo film o serie TV.
Mattia Cioccia. È un periodo difficile e particolare per tutti noi, ma lo supereremo. La mattina partecipo alle video-lezioni, nel primo pomeriggio mi alleno e dopo esco con gli amici.

Quest'anno la Bacigalupo Vasto Marina ha disputato un campionato positivo con gli allievi regionali, ottenendo la qualificazione alla fase d'élite. Come giudicate il cammino della squadra? In quale partita, secondo voi, c'è stata la spinta decisiva per il raggiungimento dell'obiettivo?
Alfonso Fitti. Il cammino della squadra è stato grandioso: per essere il primo anno per una formazione in cui ci sono stati tanti nuovi giocatori, sicuramente è andata bene, certo si sarebbe sempre potuto fare meglio. La partita che secondo me ci ha dato la spinta decisiva secondo me è stata la vittoria per 3-0 in casa con il Lanciano 1920, lì abbiamo preso coscienza di poter fare grandi cose.
Mattia Cioccia. È stato un anno pieno di soddisfazioni, abbiamo lavorato bene e abbiamo raggiunto quest'obiettivo. La partita in casa contro il Lanciano 1920 vinta per 3-0 ci ha dato di sicuro quella spinta di cui avevamo bisogno.

Assemblare la squadra non è stato facile, visto che c'erano tanti ragazzi che venivano da vari contesti e che non avevano mai giocato insieme. Qual è il segreto e cosa è necessario fare per riuscire a conoscersi velocemente e per formare un gruppo unito e affiatato?
Alfonso Fitti. Secondo me non c'è nessun segreto, giochiamo tutti a calcio perché ci piace farlo e perché amiamo il gioco di squadra: un compagno di squadra in campo è come un fratello, fai di tutto per lui e lui fa lo stesso per te. Il feeling con i compagni c'è stato fin da subito anche perché con alcuni già ci si conosceva fuori dal campo.
Mattia Cioccia. È importante allenarsi costantemente insieme e rispettarsi l'uno con l'altro.

Anche con la juniores d'élite è stata una stagione brillante, come dimostra il terzo posto nel girone B che è sicuramente un ottimo piazzamento. Cosa pensate del vostro campionato? Com'è giocare con i più grandi e quali differenze ci sono?
Alfonso Fitti. Abbiamo fatto un grande campionato, peccato fermarsi così a metà quando potevamo ancora dire la nostra e ribaltare i pronostici, avevamo la testa verso l'obiettivo ma è arrivata la pausa. Giocare con i più grandi è stato bello e formativo per me, la differenza comunque si sente, c'è più gioco fisico, più tecnica e più ordine.
Mattia Cioccia. Giocare con i più grandi è molto di aiuto, migliori sotto tanti aspetti e soprattutto quando scendi in campo con i pari-età ti senti più tranquillo e più pronto per affrontare al meglio la partita.

Alfonso, quest'anno hai realizzato tante reti superando la doppia cifra: ci dici quali sono i tre gol più significativi, per la bellezza o per l'importanza, che hai segnato con la nostra maglia? Perchè?
Alfonso Fitti. Sicuramente il gol in trasferta contro la Curi Pescara per bellezza, ma anche perché era il 3-1 in una gara dove avevamo sbagliato poco o niente ed eravamo riusciti a mettere il punto esclamativo sulla partita, poi arrivò il pareggio finale degli avversari ma non fa niente. Il secondo gol, per importanza più che per bellezza, è quello nel successo per 3-1 contro il Fossacesia, perchè venivamo da due sconfitte con loro e avevamo tanta voglia di rivalsa: poi, essendo anche in doppia inferiorità numerica, è stato molto importante per me chiudere quella partita. Il terzo per bellezza, non tanto per il gol ma per l'azione, con un mio taglio su assist di capitan Santone, è quello del momentaneo 2-1 a Casoli contro la Virtus Lanciano, ci aveva caricato molto.

Mattia, hai avuto anche la soddisfazione di esordire in Eccellenza nella trasferta di Alba Adriatica. Quali sono state le tue emozioni in quell'occasione?
Mattia Cioccia. È stata un emozione unica che non mi aspettavo arrivasse quest'anno, ma con impegno e sacrificio arriva tutto. Nei primi dieci minuti è stato molto difficile entrare in partita, mi sentivo un po' spaesato in campo, ma dopo è passato tutto.

Quali sono le caratteristiche principali del vostro compagno di quest'intervista? Cosa apprezzate di più del vostro compagno a livello calcistico?
Alfonso Fitti. Le caratteristiche di Mattia sono soprattutto il tempismo e il saper mantenere la posizione. Una cosa che apprezzo molto è la sua tranquillità nello scendere in campo e nel fare le giocate, è così tranquillo che a vederlo ti tranquillizzi anche tu.
Mattia Cioccia. Una caratteristica di Alfonso è la velocità, gli piace molto dribblare e preferisce la palla in profondità. È un ragazzo con i piedi per terra, disponibile e serio in questo ambito.

Parlando per un attimo in generale e andando oltre il calcio: qual è il film e la serie TV che preferite? C'è una nazione o una città all'estero che vi affascina particolarmente e che vorreste visitare, per qualsiasi motivo?
Alfonso Fitti. Di film ne vedo così tanti che non saprei scegliere il mio preferito, di serie TV una che sto guardando ora e che mi piace un sacco è “The Last Dance” che parla della storia di Michael Jordan. Come paese vorrei visitare e mi ha sempre affascinato la Spagna, di preciso Madrid.
Mattia Cioccia. Come film dico John Wick e come serie TV Prison Break, mentre una città che mi piacerebbe visitare è Ibiza.

Tornando al calcio, qual è il ruolo in cui vi trovate meglio? Perché?
Alfonso Fitti. Il ruolo in cui mi trovo meglio è sicuramente l'esterno alto. Qualche anno fa giocavo solo a sinistra, ora sto imparando anche a destra, ma mi ci sono sempre trovato bene perché mi piace correre, da bambino ho sempre amato correre ed è il ruolo che mi si addice di più.
Mattia Cioccia. Il ruolo in cui mi sento più a mio agio è il difensore centrale, perché mi trasmette calma.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Alfonso Fitti. Il mio punto di forza è la velocità (su cui tra l'altro potrei ancora lavorare), mentre una caratteristica che sicuramente dovrei migliorare per il ruolo che faccio è il dribbling.
Mattia Cioccia. I miei punti di forza sono la freddezza e la tranquillità che ho in campo, mentre un aspetto su cui devo migliorare è la cattiveria agonistica.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Alfonso Fitti. Sono un tifoso juventino praticamente da quando sono nato, ma il calciatore che ammiro di più è Antoine Griezmann che gioca nel Barcellona: lo ammiro per il carattere e per il modo di giocare, non ha mai mollato nonostante i tanti rifiuti ed ora è lì.
Mattia Cioccia. Sono tifoso dell'Inter e il calciatore che ammiro di più è Sergio Ramos.

Quale partita di quest'anno, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? E perchè?
Alfonso Fitti. Ricordo la vittoria con il Fossacesia che è stata una cosa bellissima, avevamo voglia di vincere contro di loro e l'abbiamo fatto; poi ricordo la gara con la Curi Pescara, una bellissima partita in cui veramente abbiamo fatto un lavoro di squadra stupendo, però io mi ricordo solo fino al 3-1, il resto non serve.
Mattia Cioccia. La partita con più emozioni è stata quella vinta per 4-0 nella prima giornata in trasferta a Ortona, perché ero arrivato da poco e mi trovavo in un ambiente nuovo.

Intervista realizzata da Loris Napoletano