PAROLA A..: LUIGI FARIELLO E LUCA LANZETTA

23-05-2020 12:55 -

Ventisettesima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a due rappresentanti dei nostri allievi regionali: Luigi Fariello e Luca Lanzetta, entrambi classe 2003. Luca è un veterano, ha iniziato a giocare nel 2010 e ha svolto con la nostra società tutta la trafila della scuola calcio e del settore giovanile; Luigi ha indossato la nostra maglia nelle stagioni 2017-2018 e 2019-2020, risultando molto prezioso in vari ruoli (in difesa e a centrocampo). Entrambi i ragazzi sono stati tra i protagonisti della prestigiosa qualificazione alla fase d'élite sia in quest'annata con gli allievi regionali (pur con qualche infortunio di troppo) sia nella stagione 2017-2018 con i giovanissimi regionali, in cui sono stati fondamentali venendo impiegati costantemente da titolari. Andiamoli a conoscere meglio.

Buongiorno ragazzi! Il Coronavirus ha cambiato la routine di tutti, condizionando parecchio le nostre abitudini. Come state trascorrendo questo periodo? Quali attività svolgete nell'arco della giornata?
Luigi Fariello. In questo periodo molto difficile per tutti, soprattutto perché lontani dal campo, si cerca comunque di restare in casa per rispettare le norme di sicurezza, giocando alla PlayStation e studiando: non nascondo però che cerco di svagarmi un po' uscendo all'aria aperta, anche per fare un po di allenamento.
Luca Lanzetta. Il Coronavirus mi ha cambiato molto e ci sono aspetti negativi ma anche positivi, infatti mi alleno molto meglio e molto più di prima grazie alla quantità di tempo aumentata. Per quanto riguarda le attività, oltre alle videolezioni la mattina, svolgo due allenamenti giornalieri, poi per il resto del tempo svario tra il guardare qualche serie TV e giocare alla PlayStation.

Il calcio rappresenta un pezzo importante nelle vostre vite. Quanto vi manca giocare e respirare il clima partita con i vostri compagni di squadra?
Luigi Fariello. Come ho detto anche prima, è molto difficile rimanere fermi in casa senza poter giocare a calcio e senza parlare con i propri compagni di squadra: manca molto respirare l'aria degli allenamenti e dei pre-partita, fatti di risate e battute ma anche di concentrazione per la gara.
Luca Lanzetta. Quest'anno è stato molto particolare e non sono stato presente a diverse gare, ma comunque quando ho partecipato è stato davvero bello trascorrere del tempo con alcuni compagni.

Ci raccontate com'è stato il vostro primo impatto con la nostra società? Come vi siete trovati nel nostro ambiente?
Luigi Fariello. Quando sono arrivato in questa società nel 2017 avevo buone aspettative che sono state rispettate a pieno, integrandomi da subito nella squadra. Stessa cosa quest'anno, alcuni compagni già li conoscevo, quindi non è stato difficile tornare a far parte di una grande squadra.
Luca Lanzetta. Sono cresciuto nella Bacigalupo e credo sia la scelta migliore per la crescita di un difensore, ho ricordi molto belli ed emozionanti con questa maglia che sicuramente non dimenticherò.

Quest'anno avete disputato un campionato positivo con gli allievi regionali, ottenendo la qualificazione alla fase d'élite. Come giudicate il cammino della squadra? In quale partita, secondo voi, c'è stata la spinta decisiva per il raggiungimento dell'obiettivo?
Luigi Fariello. Dal mio punto di vista il cammino della squadra è stato molto positivo, sia come gruppo di amici sia come squadra in campo: siamo stati sempre molto uniti e questo ci ha sicuramente aiutati a superare le varie difficoltà. La partita che secondo me ha dato la spinta decisiva per la qualificazione è stata quella vinta per 3-0 in casa contro il Lanciano 1920, ovvero la nostra diretta concorrente per la fase d'élite: dopo quell'incontro eravamo sicuri di essere superiori e quindi di meritarci più di loro un posto tra le migliori squadre d'Abruzzo.
Luca Lanzetta. Il cammino è stato un po' altalenante, probabilmente per il semplice motivo che ci sentivamo troppo forti e pensavamo già di vincere il girone invece di pensare partita per partita. Per quanto riguarda la partita decisiva, penso che più una vittoria sia stata una sconfitta, nell'andata contro il Lanciano 1920: quella gara ci ha fatto rimettere la testa a posto e fatto capire che, se volevamo arrivare alla fase d'élite, avremmo dovuto lottare e non sarebbe stata una passeggiata.

Facciamo un passo indietro alla stagione 2017-2018, quando con i giovanissimi regionali conquistate la prestigiosa qualificazione al girone d'élite. Qual è stata secondo voi la gara che ha dato la spinta maggiore? Ci raccontate le emozioni dell'ultima giornata della prima fase, in cui battete per 4-0 l'Alcyone e fate il sorpasso decisivo sulla Virtus Vasto?
Luigi Fariello. Ripensando alla stagione 2017-2018, la partita più importante per me è stata quella vinta per 3-1 in trasferta contro i Delfini Biancazzurri, che in quella gara sulla carta erano favoriti: però, unendo le nostre forze come avevamo sempre fatto, siamo riusciti a batterli e a ricevere una grande iniezione di fiducia per guadagnarci la qualificazione. Riguardo alla partita contro l'Alcyone vinta per 4-0, ricordo che per quel match c'era grande tensione, soprattutto perché eravamo testa a testa con i nostri rivali e in quell'occasione si sarebbe deciso tutto: eravamo determinati e convinti dei nostri mezzi e per questo siamo riusciti a vincere e a sorpassarli, qualificandoci alla fase successiva. Fu davvero emozionante quella partita sia perché vincemmo davanti agli occhi dei nostri diretti concorrenti, sia soprattutto perché fu la vittoria non solo di una squadra, ma di un grande gruppo di amici.
Luca Lanzetta. Penso che la partita decisiva sia stata il pareggio per 2-2 con la Virtus Vasto, dove abbiamo capito che bisognava fare sul serio altrimenti avremmo visto sfumare il nostro obiettivo. Per quanto riguarda la partita con l'Alcyone non ricordo emozioni particolari, sapevo che saremmo passati ed era giusto così, credo che quell'anno fossimo strutturati meglio come squadra rispetto alla Virtus Vasto.

L'obiettivo raggiunto nella stagione 2017-2018 rappresentava sicuramente un orgoglio per voi, visto che la Bacigalupo era l'unica rappresentante vastese nel girone d'élite. Qual era il segreto della squadra? Ho sempre pensato che il pregio principale fu quello di non mollare nel momento più difficile, per questo reputo che la vittoria chiave sia stata quella per 3-1 in trasferta contro i Delfini Biancazzurri, oltre ai preziosi pareggi con Cupello e Virtus Vasto. Cosa ne pensate?
Luigi Fariello. Penso che il segreto di quella squadra fosse l'unione e la compattezza del gruppo. I ricordi che mi sono rimasti maggiormente impressi di quella squadra sono proprio i momenti di divertimento e amicizia che ci sono stati, perché appunto prima di una squadra eravamo amici e fu proprio questo secondo me che ci spinse a fare meglio, aiutandoci l'uno con l'altro.
Luca Lanzetta. Credo che il segreto di quella squadra fosse la solidità sia nello spogliatoio sia in campo, il mister ci assegnava pochi ma precisi compiti, e tutti noi li eseguivamo senza fare di testa nostra. Per quanto riguarda le partite penso che tu abbia ragione, ricordo soprattutto la vittoria per 3-1 in trasferta con i Delfini Biancazzurri, partita complicata che però siamo riusciti a vincere.

Quali sono le caratteristiche principali del vostro compagno di quest'intervista? Cosa apprezzate di più del vostro compagno a livello calcistico?
Luigi Fariello. Apprezzo molto Luca come compagno di squadra perché è sempre stato al suo posto, non ha mai voluto sopraffare nessuno ed è sempre stato un buon amico. Calcisticamente mi piace sia la calma con cui affronta alcuni momenti difficili in partita sia come difensore: a parte qualche piccolo errore, non gli si può rimproverare niente.
Luca Lanzetta. Luigi quando si allenava era instancabile, purtroppo quest'anno è stato colpito da qualche infortunio di troppo e non è riuscito ad esprimersi al meglio. Ciò che mi piace di più di lui è l'ascolto che ti dà in partita, quando gli dai alcune indicazioni lui è pronto ad aiutare.

Qual è il ruolo in cui vi trovate meglio? Perché?
Luigi Fariello. Il ruolo in cui mi trovo meglio è il terzino, perché preferisco correre e rendermi utile in fase difensiva e offensiva, riuscendo comunque a toccare spesso il pallone.
Luca Lanzetta. Mi trovo bene come difensore centrale e il motivo è semplice: spesso da piccolo, quando venivo posizionato in attacco, mi ritrovavo in difesa perchè mi piaceva recuperare il pallone ed evitare di subire gol.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Luigi Fariello. Ora come ora non ho veri e propri punti di forza: cerco sempre di utilizzare al meglio le mie energie, anche a causa dell'infortunio che mi ha visto fuori dal campo per un po' di tempo e che quindi mi ha fatto perdere la giusta condizione fisica. Prima di questi problemi, comunque, uno dei punti di forza era sicuramente la velocità.
Luca Lanzetta. Penso che il mio punto di forza sia la concentrazione, mentre la parte da migliorare e su cui sto lavorando è sicuramente la preparazione atletica.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Luigi Fariello. Sono tifoso fin da bambino del Milan, fede trasmessa da mio padre anche lui tifoso rossonero. Se dovessi scegliere un giocatore che ammiro in campo, a parte Messi che mi sembra una risposta un po' scontata, dico Ibrahimovic perché oltre ad essere un fuoriclasse riesce a vincere la partita anche solo mentalmente, trascinando con sé tutta la squadra e portandola alla vittoria.
Luca Lanzetta. Sono juventino e ammiro Giorgio Chiellini, metterebbe la testa dove molti non metterebbero neanche il piede: è una roccia, la sua mancanza quest'anno in difesa si è fatta sentire parecchio.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? E perchè?
Luigi Fariello. Ci sono due partite, entrambe della stagione 2017-2018, che per emozioni e per importanza ricordo con maggior piacere. Prima di tutto il pareggio per 2-2 contro la Virtus Vasto, perché era uno dei derby più sentiti e importanti e di conseguenza emozionanti anche in chiave qualificazione: eravamo convinti di essere superiori, ma fu una gara molto combattuta tanto che finì in pareggio. Poi sicuramente dico la partita contro l'Alcyone vinta per 4-0, perché sancì ufficialmente la qualificazione alla fase d'élite e ripagò tutti gli sforzi fatti fino a quel momento.
Luca Lanzetta. La partita più bella in assoluto è quella vinta per 1-0 contro la Virtus Lanciano nella categoria esordienti: all'andata venimmo travolti, mentre nel match di ritorno facemmo una partita spettacolare e riuscimmo a vincere, è stato indimenticabile.

Intervista realizzata da Loris Napoletano