PAROLA A..: LORENZO IACOVELLI, JACOPO TARTAGLIA E MARIO BROGNOLI

22-05-2020 13:09 -

Ventiseiesima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a un trio: Lorenzo Iacovelli, classe 2006, Jacopo Tartaglia, anche lui classe 2006, e Mario Brognoli, classe 2007. Lorenzo ha iniziato nel 2013 e ha indossato sempre e soltanto la nostra maglia, più recenti gli arrivi di Jacopo e Mario che sono approdati nella nostra società rispettivamente nel 2016 e nel 2018. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! Come state trascorrendo questo periodo particolare condizionato dal Coronavirus? Quali attività svolgete nell'arco della giornata?
Lorenzo Iacovelli. Come tutti i miei compagni di questa magnifica società, in questo periodo sto continuando ad allenarmi anche da solo, andando a correre fuori o palleggiando un po'. D'altronde il modo migliore per staccare la spina è fare ciò che piace, nel mio caso giocare a calcio.
Jacopo Tartaglia. Passo la mia giornata facendo le video-lezioni di mattina e, quando ho tempo nel pomeriggio, faccio un po' di palleggi nel mio giardino.
Mario Brognoli. In questo periodo mi diverto a giocare alla PlayStation, oltre a uscire quando si può rispettando le regole.

Ci raccontate il vostro arrivo alla Bacigalupo e come vi siete trovati nel nostro ambiente? Quali sono state le emozioni nelle prime partite?
Lorenzo Iacovelli. Per me la Bacigalupo è come una grande famiglia, sono arrivato quando ero piccolissimo e tutto quello che so fare nel calcio lo devo soprattutto a questa società. È sempre stato bellissimo per me giocare a calcio, ma con i compagni e i mister con cui ho passato questi anni è stato diverso, è stato speciale.
Jacopo Tartaglia. Quando sono arrivato alla Bacigalupo ho trovato un ambiente molto piacevole e, nonostante il mio inizio tardivo, il mister mi ha saputo coinvolgere. Nelle prime gare ero agitato perché pensavo che non sarei stato in grado di affrontare la partita, però poi è andata bene.
Mario Brognoli. Sono da due anni alla Bacigalupo Vasto Marina e mi sono trovato bene sin dall'inizio: prima delle partite mi agito un po', perché sono molto emotivo.

Lorenzo e Jacopo, lo stop causato dal Coronavirus è arrivato proprio nel momento più bello del vostro campionato, con la Bacigalupo Vasto Marina al primo posto e con la matematica qualificazione alle fasi finali appena conquistata. Quante possibilità c'erano di vincere il titolo nei giovanissimi sperimentali?
Lorenzo Iacovelli. È stata una grande sfortuna non poter continuare questo campionato. Secondo me avevamo buone possibilità di vincerlo, ma non perché eravamo tecnicamente superiori alle altre squadre: infatti secondo me quello che ci ha portato alle vittorie nelle partite disputate, oltre alle ottime prestazioni di tutti, è l'unione che c'è tra noi ragazzi.
Jacopo Tartaglia. Effettivamente il Coronavirus è arrivato nel momento più bello del campionato: chi se lo aspettava! Le possibilità di vincere il titolo nei giovanissimi sperimentali, a mio avviso, erano molto alte per come stavano andando le partite.

Lorenzo e Jacopo, secondo voi qual è la squadra avversaria che vi aveva messo più in difficoltà? E nelle fasi finali, quale sarebbe stato l'avversario più temibile?
Lorenzo Iacovelli. Sicuramente la partita a Chieti contro il River è stata molto combattuta, anche a causa delle assenze di quel giorno. Nelle fasi finali penso gli avversari più temibili potessero essere la Gladius e i Biancorossi Teramo.
Jacopo Tartaglia. Secondo me la squadra avversaria che ci aveva messo più in difficoltà è stata il River Chieti, mentre nelle fasi finali sarebbe stata la Virtus Lanciano.

Nei giovanissimi sperimentali siete stati protagonisti di un cammino strepitoso con 12 vittorie ottenute in 14 giornate. Qual è il segreto della vostra squadra? E quanto vi mancano i vostri compagni?
Lorenzo Iacovelli. Il segreto della nostra squadra è l'unione, abbiamo sempre lottato insieme contro tutte le squadre, ma non basta solo questo: infatti siamo migliorati moltissimo grazie agli allenamenti costanti che svolgevamo intensamente. Mi mancano moltissimo i miei compagni, anche perché nello spogliatoio si rideva sempre, stavamo molto tempo insieme e questa è una delle cose che mi manca di più in assoluto.
Jacopo Tartaglia. Siamo caratterialmente diversi, ma allo stesso tempo riusciamo ad essere uniti per un unico obiettivo di squadra, cioè vincere. I miei compagni mi mancano tanto, ma recupereremo senza alcun dubbio.
Mario Brognoli. Difficile dire quale sia il segreto: sicuramente però i compagni mi mancano molto.

Siete tre giocatori duttili che si adattano a ricoprire più ruoli, sia centralmente sia sulla fascia. Secondo voi, che tipo di qualità deve avere un calciatore per essere pronto a giocare in posizioni differenti? E quanto è importante essere sempre a disposizione delle esigenze del mister?
Lorenzo Iacovelli. Secondo me un giocatore non deve avere dei talenti speciali per giocare in vari ruoli. Personalmente ho ricoperto sempre un ruolo difensivo, ma alcuni miei compagni durante gli anni hanno cambiato anche radicalmente le loro posizioni, passando per esempio dall'attacco alla difesa. Per me essere sempre pronti a giocare in qualsiasi posizione è un dovere di ogni giocatore, non si può mai sapere cosa accadrà in una partita, quindi bisogna essere preparati in partenza.
Jacopo Tartaglia. Secondo me un calciatore per essere pronto a giocare in posizioni differenti deve essere flessibile sia fisicamente sia mentalmente. È molto importante essere a disposizione delle esigenze del mister in quanto è lui che, osservando dall'esterno, riesce a decidere il ruolo migliore per ciascun giocatore.
Mario Brognoli. Bisogna essere bravi ad interpretare i vari ruoli allenandosi bene: per me questo è molto importante. Tutto quello che fa il mister lo fa per il bene della squadra, perciò è necessario ascoltarlo.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Lorenzo Iacovelli. Io sono da sempre un tifoso della Juve. Il mio giocatore preferito è Virgil Van Dijk per la sua imponenza fisica e per la sua cattiveria agonistica in mezzo al campo.
Jacopo Tartaglia. Sono tifoso della Juventus, anche se non seguo moltissimo il calcio in TV: preferisco la pratica.
Mario Brognoli. Tifo per l'Inter e Messi è il mio calciatore preferito, perché è molto bravo sia come giocatore sia come uomo.

Qual è il ruolo in cui vi trovate meglio? Vi piace di più giocare centralmente o sulla fascia? Perché?
Lorenzo Iacovelli. Il mio ruolo preferito è il difensore centrale, anche se non mi trovo male come terzino. Come ho detto prima, la mia zona del campo è la difesa, poi non conta troppo se gioco come centrale o terzino.
Jacopo Tartaglia. Il ruolo in cui mi trovo meglio è il mediano: preferisco giocare centralmente perché mi piace stare sempre nel vivo dell'azione.
Mario Brognoli. Preferisco giocare sulle fasce, soprattutto in avanti, perché non mi piace tanto difendere.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Lorenzo Iacovelli. Il mio punto di forza è la tenacia, non mollo proprio mai, mentre dovrei migliorare nella velocità e nella visione di gioco.
Jacopo Tartaglia. Penso che il mio punto di forza consista nel prendere i secondi palloni, invece dovrei migliorare nella corsa.
Mario Brognoli. Il mio punto di forza è la corsa, mentre devo migliorare nell'essere più sereno quando gioco.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? Perchè?
Lorenzo Iacovelli. Non ho una partita memorabile, per me sono tutte importantissime: dietro ogni partita e ogni torneo c'è una storia da raccontare.
Jacopo Tartaglia. Le partite che ricordo con maggior piacere sono quelle giocate al torneo di Cesenatico, perché è stata un'esperienza ricca di emozioni.
Mario Brognoli. Ricordo con piacere le partite contro la Virtus Vasto, perché giocare il derby è sempre un'emozione particolare.

Intervista realizzata da Loris Napoletano