PAROLA A..: SIMONE DEL RE E FRANCESCO COLANZI

20-05-2020 14:22 -

Ventiquattresima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a Simone Del Re e Francesco Colanzi, entrambi classe 2005: Simone è arrivato nella nostra società nell'estate 2018, Francesco invece nel 2015. I due si sono ritagliati uno spazio importante nel trionfo dei giovanissimi sperimentali della passata stagione, dando un contributo molto prezioso per la prestigiosa vittoria del titolo under 14. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! A causa del Coronavirus, stiamo tutti attraversando un periodo molto particolare. Come lo state trascorrendo e quali attività svolgete nell'arco della giornata? Quanto vi mancano il calcio, la squadra e i vostri compagni?
Simone Del Re. Durante questo periodo trascorro le mie giornate studiando, allenandomi e guardando film e serie TV. Sento molto la mancanza del calcio, soprattutto la tensione prima delle partite e lo spirito di gruppo che si è creato con i miei compagni di squadra.
Francesco Colanzi. Durante la giornata svolgo molte attività: la mattina faccio lezione online con i professori, mentre il pomeriggio mi alleno, faccio qualche tiro in porta vicino a casa mia e gioco alla PlayStation. Il calcio è la cosa che mi manca di più, oltre ovviamente ai compagni di squadra.

Siete arrivati nella nostra società da alcuni anni (Simone nel 2018 e Francesco nel 2015), integrandovi in maniera veloce. Come vi siete trovati in questo ambiente? Quali sono state le vostre sensazioni nelle prime partite?
Simone Del Re. Ho instaurato sin da subito un bel rapporto con i compagni e la società, sentendomi parte di una grande famiglia. Nelle prime partite giustamente avevo un po' di timore, perché volevo dimostrare le mie capacità.
Francesco Colanzi. Sì, ho iniziato a far parte di questa società dal 2015: mi sono ambientato e mi sono trovato molto bene. Le mie sensazioni nelle prime partite e nei primi allenamenti sono state ottime, avevo tanta voglia di lottare per la squadra.

Parliamo un po' del trionfo della passata stagione, con la splendida vittoria del titolo under 14. Credevate fin dall'inizio di potercela fare o le qualità della squadra sono venute fuori gradualmente?
Simone Del Re. All'inizio non mi aspettavo che avremmo vinto il titolo regionale, però con il passare delle giornate la nostra convinzione è aumentata sempre di più.
Francesco Colanzi. Ad essere sincero all'inizio non ci credevo, poi ho cominciato a vedere partita per partita che avevamo tutte le qualità per farcela: questa convinzione è stata evidente soprattutto nelle ultime tre-quattro gare.

Secondo voi, in quale partita c'è stata la vittoria che ha dato la spinta decisiva per il titolo?
Simone Del Re. Secondo me la partita che ha dato la spinta decisiva per il titolo è stata la vittoria per 3-2 in casa contro il River Chieti.
Francesco Colanzi. Secondo me la partita che ci ha dato più spinta è stata la trasferta a Teramo, perché alla vigilia sapevamo che era una squadra veramente tosta da battere: infatti pareggiammo per 2-2 all'ultimo minuto.

Arriviamo all'ultima giornata contro la Gladius, un'altalena di emozioni. Ci raccontate le vostre? Com'è stato andare in vantaggio, venire rimontati ed essere sotto 3-1, e infine raggiungere il 3-3 nei minuti di recupero? Cosa avete pensato prima del rigore decisivo trasformato da Larivera?
Simone Del Re. La partita si è messa subito a nostro favore grazie ad uno schema su punizione provato molte volte in allenamento: poi la rimonta ci ha un po' destabilizzati, ma nei minuti di recupero abbiamo compiuto un vero e proprio miracolo calcistico.
Francesco Colanzi. In quella partita ci sono state tantissime emozioni: andare sotto di due gol non è bello, ma non bisogna mai smettere di crederci e questa ne è stata una prova. Prima del rigore decisivo pensavo a cosa sarebbe successo se il nostro bomber Larivera avesse segnato, poi ho sentito tutti che urlavano ed esultavano, allora ho capito tutto. L'insegnamento che ha dato questa partita è che non bisogna arrendersi mai.

Quest'anno vi siete confermati a buoni livelli con i giovanissimi regionali, raggiungendo la qualificazione alla fase d'élite. È stato un obiettivo facile o complicato da ottenere? Quali sono state le difficoltà principali nell'affrontare una stagione da campioni regionali in carica?
Simone Del Re. Era un obiettivo alla nostra portata e ci siamo riusciti. Nella seconda fase abbiamo avuto un po' di difficoltà, soprattutto perché essere campioni in carica ci metteva ulteriormente sotto pressione.
Francesco Colanzi. Non è stato facile, è ovvio che bisogna lottare per avere risultati positivi. Le difficoltà sono state tante, ma soprattutto abbiamo avuto problemi con vari infortuni.

Simone, anche tuo fratello Pietro ha vestito per diversi anni la nostra maglia, togliendosi diverse soddisfazioni. Sicuramente un bel punto di riferimento: quali consigli ti ha dato a casa e quanto è importante per te seguirli?
Simone Del Re. Mio fratello ha giocato per tre anni in questa società e l'ha sempre descritta come una grande famiglia: è soprattutto grazie a lui se ho scelto di indossare questa maglia.

Francesco, in questi anni hai segnato diverse reti con la nostra maglia, dimostrando un gran fiuto del gol. Qual è il segreto per riuscire a essere così incisivo in avanti e farsi trovare spesso al posto giusto? Qual è il gol più bello e significativo che ricordi?
Francesco Colanzi. Non c'è nessun segreto, è il mio compito, visto che faccio quel ruolo. Difficile scegliere il più bello, i gol che ho fatto sono tutti importanti per me.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Simone Del Re. Fin da piccolo sono un tifoso sfegatato della Juventus; ammiro come calciatore Marcelo, perché giochiamo nello stesso ruolo e abbiamo la stessa capigliatura.
Francesco Colanzi. Sono tifoso del Milan, il giocatore che ammiro di più è il grande Zlatan Ibrahimovic, perché ho il carattere un po' come lui: non si arrende mai e ci crede fino alla fine.

Qual è il ruolo in cui vi trovate meglio? Perché?
Simone Del Re. Il ruolo in cui mi trovo meglio è quello di terzino sinistro, perché lo ricopro sin da piccolo.
Francesco Colanzi. Il ruolo in cui mi trovo meglio è la punta centrale, sia perchè faccio questo ruolo da diversi anni, sia perché mi piace portare la squadra in alto, in tutti i sensi.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Simone Del Re. Penso di essere abbastanza bravo tecnicamente, ma devo migliorare l'attenzione nella fase difensiva.
Francesco Colanzi. Il mio punto di forza è il fisico perché sono un po' in carne, invece un punto in cui devo migliorare è la rapidità nel giocare e nel gestire la palla.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? E perchè?
Simone Del Re. Anche se in quell'occasione non sono sceso in campo, la partita che ricordo con maggior piacere è quella con la Gladius nell'ultima giornata della scorsa stagione, perché ci ha permesso di vincere il titolo regionale.
Francesco Colanzi. La partita che ricordo di più è l'ultima giornata della passata stagione con la Gladius, perché quando ci ripenso mi dà grande carica.

Intervista realizzata da Loris Napoletano