PAROLA A..: JACOPO IAROCCI, SIMONE LAMANDA E ANTONIO BOZZELLI

17-05-2020 12:05 -

Ventunesima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a un trio di giocatori offensivi: Jacopo Iarocci, classe 2006, Simone Lamanda, anche lui classe 2006, e Antonio Bozzelli, classe 2007. Jacopo è arrivato nella nostra società nel 2015; Simone e Antonio sono invece approdati alla Bacigalupo Vasto Marina rispettivamente nel 2019 e nel 2018. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! Come state trascorrendo questo periodo particolare condizionato dal Coronavirus?
Jacopo Iarocci. Sto trascorrendo questo periodo in casa, tra la famiglia e la PlayStation. Inoltre ho la fortuna di avere palestra e tapis roulant in casa, quindi posso anche fare allenamento.
Simone Lamanda. Questo periodo particolare lo sto trascorrendo bene: nell'arco della giornata la mattina faccio le video-lezioni e il pomeriggio riesco a giocare molto tempo a calcio.
Antonio Bozzelli. Sto trascorrendo questo periodo abbastanza bene: durante la mia giornata mi alleno, sia con il pallone sia con gli esercizi fisici.

Ci raccontate il vostro arrivo alla Bacigalupo Vasto Marina e cosa avete trovato di speciale nel nostro ambiente? Quali sono state le emozioni nelle prime partite?
Jacopo Iarocci. Quando da piccolo sono arrivato in questo gruppo mi sono sentito subito a casa, anche perché molti ragazzi già li conoscevo, per me è come una seconda famiglia. Le prime partite sono sempre le più belle, perché segnano un nuovo inizio.
Simone Lamanda. Nella Bacigalupo Vasto Marina ho trovato di speciale ragazzi come me che, mentre giocano a calcio, lo fanno con il cuore: durante l'allenamento tutti ci impegniamo molto per migliorare sempre di più. Nelle prime partite è stato molto bello sentirsi parte di una grande squadra che insieme cerca di fare il meglio per vincere ogni partita.
Antonio Bozzelli. Sono venuto alla Bacigalupo Vasto Marina perché era un mio sogno, che purtroppo fino a due anni fa non avevo ancora realizzato. Nella Bacigalupo Vasto Marina ho visto da subito che c'era passione, divertimento e molta determinazione: questo mi ha colpito molto!

Jacopo e Simone, lo stop causato dal Coronavirus è arrivato proprio nel momento più bello del vostro campionato, con la Bacigalupo Vasto Marina al primo posto e con la matematica qualificazione alle fasi finali appena conquistata. Quante possibilità c'erano di vincere il titolo nei giovanissimi sperimentali?
Jacopo Iarocci. Secondo me le possibilità di vincere il titolo erano molto alte: siamo un gruppo di amici dentro e fuori dal campo e ci conosciamo alla perfezione, questo ci avrebbe aiutati.
Simone Lamanda. Le possibilità di vincere il titolo erano molto alte, perché la nostra squadra si impegna costantemente quando gioca: noi non scendiamo mai in campo con la mentalità di aver già vinto, ma mettiamo sempre tanta voglia e determinazione.

Jacopo e Simone, secondo voi qual è la squadra avversaria che vi aveva messo più in difficoltà? E nelle fasi finali, quale sarebbe stato l'avversario più temibile?
Jacopo Iarocci. Secondo me la partita più difficile è stata quella in trasferta con il River Chieti, finita a reti bianche. Loro erano fortissimi e noi abbiamo giocato al meglio, riuscendo a ottenere un pareggio prezioso.
Simone Lamanda. L'avversaria che ci ha messo più in difficoltà è stata la Virtus Ortona, mentre nelle fasi finali secondo me l'avversaria più temibile sarebbe stata la Virtus Lanciano.

Nei giovanissimi sperimentali la Bacigalupo Vasto Marina si è resa protagonista di un cammino strepitoso con 12 vittorie ottenute in 14 giornate. Qual è il segreto della squadra? E quanto vi mancano i vostri compagni?
Jacopo Iarocci. La nostra squadra non ha un segreto, siamo un gruppo di amici che si aiutano in campo e si allenano con determinazione: i miei compagni mi mancano molto, anche se in questo periodo sono sempre in contatto con loro.
Simone Lamanda. Il segreto è che siamo una squadra molto unita che non si arrende mai: anche se abbiamo delle difficoltà, noi continuiamo a giocare fino alla fine credendo sempre nella vittoria. A me i compagni di squadra mancano molto, mi manca giocare a calcio con delle persone che, come me, hanno questo sport nel cuore.
Antonio Bozzelli. Il nostro segreto è tanta determinazione e voglia di lottare fino all'ultimo minuto: i miei compagni mi mancano tantissimo.

Siete tre giocatori offensivi a cui piace pungere e mettere in difficoltà le retroguardie avversarie. Secondo voi, che tipo di qualità deve avere un attaccante per creare problemi ai difensori? E quanto è importante, oltre a far gol, dare una mano alla squadra in tutte le fasi di gioco?
Jacopo Iarocci. Secondo me non è facile giocare in attacco. Un attaccante deve essere aggressivo e deve saper sempre anticipare i difensori, ma soprattutto deve avere fame di gol. Inoltre dare una mano in difesa è fondamentale per un attaccante.
Simone Lamanda. Secondo me le qualità per mettere in difficoltà i difensori sono il dribbling e la velocità: inoltre un attaccante non è in campo solo per fare molti gol, ma anche per aiutare la squadra a creare un'azione da rete.
Antonio Bozzelli. Per me le qualità che deve avere un attaccante sono la velocità, l'astuzia e la precisione: inoltre dare una mano alla squadra è importantissimo.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Jacopo Iarocci. Sono tifoso della Juve, mentre il mio idolo, anche se non gioca più, è l'ex centrocampista di Juventus e Arsenal Patrick Vieira.
Simone Lamanda. Io sono tifoso dell'Inter e il giocatore che ammiro di più è Mbappè: già da quando era giovane era un fenomeno, pur giocando in una squadra non molto forte come il Monaco, ma crescendo e allenandosi è arrivato ad essere un calciatore incredibile e a giocare in una della squadre più importanti d'Europa.
Antonio Bozzelli. Tifo per la Juventus e il giocatore che ammiro è Paulo Dybala, perché lui non pensa solo a fare gol, ma anche ad aiutare la squadra. Inoltre i suoi tiri a giro sono fantastici!

Qual è il ruolo in cui vi trovate meglio? Vi piace di più giocare centralmente o sulla fascia?
Jacopo Iarocci. Il ruolo che mi piace di più è il centrocampista centrale, è bello far girare la palla e dare indicazioni ai miei compagni.
Simone Lamanda. Io preferisco giocare centralmente perché riesco a dar molto fastidio ai difensori, inoltre molto spesso aiuto la squadra sia a fare gol sia in fase difensiva.
Antonio Bozzelli. Il ruolo in cui mi trovo meglio è l'attaccante. Preferisco giocare da esterno, perché la sensazione di correre sulla fascia e poi metterla al centro per un tuo compagno è unica.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Jacopo Iarocci. I miei punti di forza sono il fisico e il saper anticipare gli avversari con il giusto tempismo, mentre devo migliorare nella fase difensiva e nella precisione dei colpi di testa.
Simone Lamanda. Il mio punto di forza è il dribbling, mentre dovrei lavorare sul fatto che la maggior parte degli scontri uno contro uno li perdo a causa del mio fisico, così come vorrei migliorare anche nella potenza del tiro.
Antonio Bozzelli. Il mio punto di forza è il tiro, invece dovrei migliorare fisicamente.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? Perchè?
Jacopo Iarocci. Da quando vesto questa maglia, ci sono molte partite rimaste impresse nella mia memoria. Ricordo con piacere il torneo al Centro Sportivo San Gabriele dello scorso anno, in cui avevamo formato due squadre: quella dove giocavo io è arrivata in semifinale, lo ricordo bene perchè ho segnato molti gol, soprattutto di testa.
Simone Lamanda. L'emozione più grande è stato battere per 9-0 la Virtus Vasto, perché siamo riusciti a dominare una partita che sulla carta sembrava essere più complicata: invece noi siamo scesi in campo con la mentalità giusta e abbiamo vinto nettamente la gara, anche grazie al nostro mister Nicola Bozzella che secondo me è uno dei migliori.
Antonio Bozzelli. La partita che ricordo con maggior piacere è quella nella categoria esordienti contro la Valle Aventino, perché feci la mia prima tripletta con la maglia della Bacigalupo Vasto Marina.

Intervista realizzata da Loris Napoletano