PAROLA A..: PAOLO GRASSI E DAVIDE LUPO

13-05-2020 13:30 -

Diciassettesima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a due veterani della nostra società, entrambi classe 2003: Paolo Grassi e Davide Lupo. Per entrambi è da sottolineare la lunga militanza nella Bacigalupo, fin dai primi anni della scuola calcio: Davide e Paolo, infatti, hanno iniziato nel 2010. Dopo una breve parentesi in altre squadre, i due sono tornati "alla base" nella stagione 2017-2018 (Paolo a dicembre e Davide in estate), dando il proprio importante contributo per gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni dalla nostra società. In questa stagione, oltre al campionato allievi regionali, entrambi si sono anche tolti la soddisfazione di esordire e fare alcune presenze con la nostra juniores d'élite. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! Siete due veterani della nostra società, avendo trascorso con noi tanti anni del vostro percorso calcistico. Cosa rappresenta per voi la Bacigalupo? Quali sono i vostri ricordi più belli dei tanti tornei disputati in giro per l'Abruzzo?
Paolo Grassi. La Bacigalupo rappresenta casa, una grande società che oltre ad insegnarci a giocare a calcio, negli anni ci ha insegnato cosa vogliano dire educazione e rispetto. I tornei ai quali partecipavamo da piccoli sono indimenticabili, darei qualunque cosa per poter rivivere quei bellissimi momenti.
Davide Lupo. Per me la Bacigalupo rappresenta la base del mio percorso calcistico, è lì che ho cominciato a dare i primi calci al pallone e posso considerarla una vera e propria famiglia: da subito mi hanno fatto sentire a casa. Abbiamo disputato tanti tornei in giro per l'Abruzzo, ma credo che i migliori siano stati quelli disputati in casa al Centro Sportivo San Gabriele: ricordo che non era semplice giocare tante partite nello stesso giorno, vincere un torneo in casa a quell'età è qualcosa di speciale e molto emozionante.

Parlando in generale, come state trascorrendo questo periodo?
Paolo Grassi. È un triste momento per la nostra vita e per il mondo in generale, durante la giornata cerco di studiare, leggere il più possibile e mi alleno un po', anche se è la PlayStation che occupa le mie giornate. Se questo stop serve per poter tornare a giocare più uniti e forti di prima, va bene così.
Davide Lupo. Sinceramente ho preso la quarantena in modo positivo. Si può dire, però, che ormai le giornate sono diventate tutte molto simili e monotone. Io ho la fortuna di avere tanto spazio per continuare ad allenarmi e lo sfrutto quotidianamente. Ovviamente in questo periodo non manca qualche partita online con gli amici alla PlayStation.

Il calcio rappresenta un pezzo importante nelle vostre vite. Quanto vi manca giocare e respirare il clima partita?
Paolo Grassi. Il calcio è sempre stato al centro della mia vita e rimanere lontano dai campi si è rivelato più difficile del previsto, mi sarebbe piaciuto poter terminare il campionato allievi in maniera diversa, dato che per me e per molti sarebbe stato l'ultimo anno in questa categoria. Detto questo, non vedo l'ora di poter tornare a vestire la maglia della Bacigalupo Vasto Marina con la juniores.
Davide Lupo. È vero, il calcio è entrato nelle nostre vite ed è per questo che non possiamo farne a meno. Manca molto la sensazione del brivido di inizio partita, mancano molto anche gli allenamenti, ma soprattutto i compagni di squadra. Spero davvero che si possa tornare a giocare il prima possibile.

Quest'anno avete disputato un campionato positivo con gli allievi regionali, ottenendo la qualificazione alla fase d'élite. In quale partita c'è stata la spinta decisiva per il raggiungimento dell'obiettivo? Quanto è stato importante, ma allo stesso tempo difficile, assemblare la squadra con i tanti nuovi ragazzi arrivati nell'estate 2019?
Paolo Grassi. Credo che la partita che ci abbia spinto a raggiungere l'obiettivo coincida con il periodo più brutto della nostra stagione, ovvero la sconfitta con il Fossacesia in casa, da cui abbiamo reagito positivamente e abbiamo iniziato a macinare vittorie e gol. L'arrivo dei tanti ragazzi in estate mi aveva un po' spaventato, anche se alla fine si è rivelato bellissimo conoscere nuovi compagni con cui abbiamo formato un grandissimo gruppo, penso non si possa chiedere di meglio che un gruppo così.
Davide Lupo. Credo che il primo derby contro la Virtus Vasto ci abbia dato la convinzione di essere una squadra d'élite. Finì 1-1, ma dimostrammo di essere una squadra compatta e ben affiatata in una situazione complicata, in trasferta e contro una squadra molto ben organizzata. Dopo quella partita capimmo di essere una squadra con gli attributi per arrivare in alto. Assemblare una squadra dopo l'annata precedente non era semplice: credo che il mister Piero Brognoli e il mister Maurizio Baiocco abbiano fatto un ottimo lavoro, portando alla Bacigalupo Vasto Marina ragazzi con qualità e tanta voglia di giocare. Devo dire che i ragazzi arrivati in estate non hanno avuto particolari problemi ad amalgamarsi col resto del gruppo, merito del mister Brognoli, che ha saputo dare a tutti l'opportunità di mostrare il proprio valore in campo.

In questa stagione avete entrambi esordito e fatto diverse presenze anche con la nostra juniores d'élite. Com'è giocare con i più grandi? Che differenze ci sono?
Paolo Grassi. Esordire con la juniores è stata una grande emozione, la differenza fisica si sente parecchio e anche il clima è totalmente diverso, anche se credevo che il campionato fosse più impegnativo.
Davide Lupo. Giocare con i più grandi fa sempre un bell'effetto, ti viene voglia di dimostrare tutto quello che hai. Il campionato juniores è molto più fisico rispetto a quello allievi, ma non ho notato molte differenze a livello tecnico.

Entrambi, dopo una parentesi in altre società, siete tornati da noi nella stagione 2017-2018 (Paolo a dicembre e Davide in estate): com'è stato il vostro "rientro alla base"? Avete trovato differenze rispetto a prima?
Paolo Grassi. Due anni fa pensai che cambiare aria fosse stata la scelta più giusta, ma poi non è stato proprio così, l'ambiente nello spogliatoio della Bacigalupo è unico e la sua mancanza si è fatta subito sentire.
Davide Lupo. Il ritorno alla Bacigalupo, dopo la parentesi alla Curi, è stato emozionante: in estate mi ero già sentito con i vecchi compagni e rientrare nel gruppo è stato facile. Non ho notato particolari differenze nella rosa, ma le ho notate sicuramente nell'ambiente: dovevamo affrontare un campionato regionale, e la concentrazione era al massimo.

Paolo, sei tornato da noi nel dicembre 2017 e hai disputato il prestigioso girone d'élite, in cui la Bacigalupo era l'unica rappresentante del territorio vastese. Come hai trovato il livello? Qual è stato l'avversario più forte in quel campionato così competitivo?
Paolo Grassi. Credo che il livello di quel campionato fosse veramente alto ed è stato bellissimo girare l'Abruzzo affrontando le 10 squadre più forti della regione, nonostante la posizione finale credo che la nostra squadra fosse comunque una tra le migliori, anche se tra tutte la Curi Pescara aveva una marcia in più.

Davide, sei tornato da noi all'inizio della stagione 2017-2018, in cui con i giovanissimi regionali è arrivata la prestigiosa qualificazione al girone d'élite. Qual è stata, secondo te, la gara che ha dato la spinta maggiore? Ci racconti le emozioni di quel bel campionato e dell'ultima giornata della prima fase, in cui dopo il 4-0 contro l'Alcyone c'è stato il sorpasso decisivo sulla Virtus Vasto?
Davide Lupo. È stato un campionato davvero emozionante ed è impossibile trovare una partita in particolare che ci abbia dato la spinta per raggiungere l'élite. Ogni partita veniva giocata al massimo da tutti noi perché volevamo vincere il testa a testa finale con la Virtus Vasto. Dopo la partita con l'Alcyone, anche se non sapevamo ancora di essere passati, eravamo felici perché sapevamo di aver dato tutto sul campo: poi per fortuna è andata bene.

Con la nostra maglia, in questi anni avete segnato diversi gol, alcuni anche di ottima fattura. Qual è il più bello e significativo che ricordate? Perchè?
Paolo Grassi. Credo che il gol segnato quest'anno con la juniores sia stato molto importante per me, dato che era un periodo in cui non trovavo molto spazio in squadra: a livello emotivo mi è servito tanto, è stato un bel gol, con Davide Lupo ottimo assist-man.
Davide Lupo. Probabilmente il gol più bello è quello della stagione 2018-2019 con gli allievi regionali, nello scontro diretto per la salvezza vinto per 2-1 a Cupello. Ricordo che Tiziano Irace mi fece un cross dalla tre-quarti e io, con un destro al volo ad incrociare, misi il pallone nell'angolino basso alla destra del portiere. Quel gol ci permise poi di vincere la partita e quindi di raggiungere la salvezza, è stato molto emozionante.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Paolo Grassi. Da sempre sono tifoso della Juventus, ma ultimamente ammiro molto la Lazio e l'Atalanta, sono squadre fantastiche e segnano molto. Il giocatore a cui mi ispiro è il numero 9 del Liverpool, Firmino, è un giocatore rapido ed elegante, credo sia il miglior numero 9 al mondo.
Davide Lupo. Sin da piccolo sono tifoso della Roma e, come ogni romanista, il giocatore che ammiro di più è Francesco Totti. Credo che sia stato il calciatore italiano più forte di tutti i tempi e ha dimostrato fedeltà ad una città e ad un popolo intero, rifiutando di andare a giocare in squadre importantissime.

Qual è il ruolo dove vi trovate meglio? Perché?
Paolo Grassi. Riesco a giocare meglio sulle fasce, principalmente a sinistra, anche se non nascondo che mi sarebbe sempre piaciuto giocare a centrocampo.
Davide Lupo. Preferisco giocare in fascia e mi trovo bene sia da terzino sia da esterno, ma mi sono sempre definito come un tuttofare in campo. Gli allenatori sanno che sono un giocatore duttile, l'importante è dare il massimo, in qualunque posizione ci si trovi.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Paolo Grassi. Credo che il mio principale punto di forza sia la grinta e la voglia che metto in campo in ogni partita, mentre ci sono molte cose in cui dovrei migliorare, su tutte il piede sinistro.
Davide Lupo. Credo che il mio punto di forza sia la mentalità che ho in campo, cerco sempre di rimanere concentrato. Devo migliorare nell'aspetto della freddezza nelle giocate.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? Perchè?
Paolo Grassi. Tutte le partite regalano grandi emozioni, ma scelgo il derby vinto in casa per 2-0 con i giovanissimi regionali nella stagione 2016-2017: fu splendido veder segnare il mio amico Luigi Molino che purtroppo ha dovuto smettere di giocare così presto, è stata veramente un'emozione unica, quando ripenso al momento mi vengono anche i brividi.
Davide Lupo. La partita che ricordo con più piacere è sicuramente l'ultima gara del girone d'élite nel campionato giovanissimi regionali della stagione 2017-2018, contro la Curi Pescara che aveva già vinto il titolo. Erano già pronti i festeggiamenti per loro, ma noi quell'anno volevamo dare una grande impressione a tutti. Finì 3-3, dopo che eravamo sotto di due reti: ricordo l'azione stupenda del mio gol che ci riportò in partita, in seguito a uno scambio di tacco con Lorenzo Petrella. Segnammo poi all'ultimo minuto il gol del definitivo 3-3, rendendo un po' più amara la festa ai padroni di casa.

Intervista realizzata da Loris Napoletano