PAROLA A..: ANTONIO DEL RE, CORRADO BARBAGALLO E FEDERICO DI MARINO

10-05-2020 13:45 -

Quattordicesima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a tre veterani della nostra società: Antonio Del Re, classe 2006, Corrado Barbagallo, anche lui classe 2006, e Federico Di Marino, classe 2007. Un trio che ha una lunga militanza con la Bacigalupo e che ha sempre dimostrato grande attaccamento per questi colori: Corrado e Federico hanno iniziato nel 2012, svolgendo tutta la trafila della scuola calcio e indossando sempre e soltanto la nostra maglia; nel 2015 c'è anche l'arrivo di Antonio, che con le sue qualità è andato a rinforzare ulteriormente un gruppo sempre più affiatato e solido. I tre sono stati protagonisti di una super stagione con i nostri giovanissimi sperimentali, come testimoniano il primo posto in classifica e la matematica qualificazione alle fasi finali: tra gli altri dati da ricordare, ci sono sicuramente il miglior attacco e la miglior difesa del girone, con ben 12 vittorie ottenute in 14 giornate. Andiamo a conoscere meglio questo trio.

Ciao ragazzi! Siete tre veterani della nostra società, avendo trascorso con noi tanti anni del vostro percorso calcistico. Cosa rappresenta per voi la Bacigalupo? Quali sono i vostri ricordi più belli dei tanti tornei disputati in giro per l'Abruzzo e non solo?
Antonio Del Re. La Bacigalupo per me è come una grande famiglia che, con il passare del tempo, è diventata sempre più importante, sia nella mia carriera calcistica sia nella vita reale. Il torneo che non potrò mai dimenticare è quello di Cesenatico, in cui siamo arrivati secondi: per me è stata una bellissima esperienza.
Corrado Barbagallo. Per me la Bacigalupo è come una famiglia, in cui ogni giorno impariamo sempre di più. Ho un rapporto bellissimo sia con i miei compagni sia con i miei mister. Il ricordo più bello con la società è stato il torneo dell'anno scorso ad Atessa: grazie al nostro gioco di squadra abbiamo dominato in tutte le partite.
Federico Di Marino. Vivo questa società da quando avevo 5 anni e nel corso del tempo per me è diventata una famiglia che mi ha permesso di crescere sotto l'aspetto educativo oltre che calcistico. Rimangono impressi nei miei ricordi i due tornei di Cesenatico e il campionato esordienti dello scorso anno.

Parlando per un attimo in generale, come state trascorrendo questo periodo particolare condizionato dal Coronavirus? Quali attività svolgete nell'arco della giornata?
Antonio Del Re. In questo lungo e brutto periodo sto trascorrendo il tempo giocando alla PlayStation e a calcio: pur abitando in paese non ho un giardino, ma per fortuna ho una casa molto grande in cui ho la possibilità di giocare. A casa faccio allenamenti di ogni tipo e ora potrò anche uscire per correre un po'.
Corrado Barbagallo. Queste giornate le sto trascorrendo svolgendo molta attività fisica con corsa, palleggi e altro. A volte gioco con mia nonna a diversi giochi di società e, ogni fine settimana, svolgo delle mini partitelle a calcetto contro mio padre.
Federico Di Marino. Queste sono settimane particolari nelle quali mi sono dovuto adattare ad organizzare le giornate in modo diverso dalle abitudini che avevo. I miei riferimenti principali erano la scuola e il campo di calcio: ora invece trascorro la mattina studiando e il pomeriggio tra allenamenti con la palla in giardino, lezioni online di inglese e divertimento con la PlayStation.

Lo stop causato dal Coronavirus è arrivato proprio nel momento più bello del vostro campionato, con la Bacigalupo Vasto Marina al primo posto e con la matematica qualificazione alle fasi finali appena conquistata. Quante possibilità c'erano di vincere il titolo nei giovanissimi sperimentali?
Antonio Del Re. Le possibilità di vincere il titolo nei giovanissimi sperimentali erano altissime, io ci credevo molto come anche il resto della squadra.
Corrado Barbagallo. Secondo me le possibilità di vincere il campionato erano abbastanza alte perché in tutte le partite ci siamo impegnati e aiutati a vicenda: infatti per una squadra l'elemento importante deve essere l'altruismo, anche in caso di sconfitta.
Federico Di Marino. Credo che avevamo altissime possibilità di vincere il campionato giovanissimi sperimentali, eravamo molto presenti negli allenamenti, carichi e consapevoli di dover lottare in ogni partita fino alla fine.

Secondo voi, qual è la squadra avversaria che vi aveva messo più in difficoltà? E nelle fasi finali, quale sarebbe stato l'avversario più temibile?
Antonio Del Re. Secondo me il River ci ha messo un po' in difficoltà nel girone di ritorno, perché in quella partita ci mancavano un sacco di giocatori e anche perché nel corso della gara ho avuto un infortunio, non potendo quindi giocare al massimo delle mie forze. Nelle fasi finali penso che gli avversari più temibili sarebbero stati la Gladius oppure i Biancorossi Teramo.
Corrado Barbagallo. La squadra che ci ha messo più in difficoltà è stata la Virtus Lanciano, che stava dietro di noi in classifica e che continuava a lottare. Invece nelle fasi finali temevo di più la Gladius e i Biancorossi Teramo, perché in campo non smettono mai di giocare e vogliono assolutamente vincere.
Federico Di Marino. La partita a Chieti contro il River credo sia stata la più combattuta, viste anche le assenze di quella sera, ma la squadra che mi è sembrata più attrezzata è la Virtus Lanciano. Vedendo la classifica dell'altro girone, penso che gli avversari più temibili potessero essere la Gladius e i Biancorossi Teramo.

Nei giovanissimi sperimentali siete stati protagonisti di un cammino strepitoso con 12 vittorie ottenute in 14 giornate. Qual è il segreto della vostra squadra? E quanto vi mancano i vostri compagni?
Antonio Del Re. Il segreto è che noi siamo un gruppo molto unito sia fuori sia dentro al campo, questo ci permette di avere un'intesa bellissima. A me personalmente mancano un sacco i compagni di squadra, ogni giorno mi sento con alcuni di loro con cui sono molto legato.
Corrado Barbagallo. Come ho detto prima, il nostro segreto è quello di aiutarci a vicenda anche in situazioni di svantaggio e, grazie a questo, riusciamo a rimontare sempre il risultato. I miei compagni mi mancano moltissimo, perché insieme ci facciamo sempre due risate e parliamo della situazione del campionato.
Federico Di Marino. Mi manca tantissimo allenarmi e stare insieme ai miei compagni, con i quali si è creato un legame speciale. La forza della nostra squadra penso sia l'unione del gruppo, guidata dal mister che sia negli allenamenti sia prima della partita ci sprona a dare il nostro massimo.

Quest'anno avete ricoperto soprattutto ruoli di copertura (nel reparto arretrato o a centrocampo), e sicuramente per voi è stata una soddisfazione ulteriore essere la miglior difesa del girone. Che tipo di qualità deve avere una squadra per incassare così pochi gol?
Antonio Del Re. La nostra squadra ha incassato così pochi gol perché in campo ci aiutiamo tutti insieme, a partire dagli attaccanti che ci danno una mano nella fase difensiva.
Corrado Barbagallo. Per incassare così pochi gol bisogna giocare di squadra e con la testa, perché senza questi elementi si andrebbe in difficoltà. Io ho ricominciato a giocare come terzino quest'anno e ne sono molto fiero, perché mi piace coprire la fascia e correre tanto, quindi ringrazio anche il mister Nicola Bozzella.
Federico Di Marino. Il lavoro che il mister ci insegna durante gli allenamenti, di rimanere sempre compatti e attenti, credo ci faccia subire pochi rischi. Molte volte il mister, soprattutto nello scorso campionato, mi ha utilizzato da centrale davanti alla difesa insegnandomi il lavoro di copertura; quest'anno ho avuto l'opportunità di giocare anche da mezz'ala, ruolo che a me piace molto.

Giocate insieme da parecchi anni e vi conoscete bene, quali sono le caratteristiche principali dei vostri compagni di questa intervista? In cosa i vostri compagni vi stupiscono di più a livello calcistico?
Antonio Del Re. La caratteristica che mi piace di più di Corrado è la velocità, mentre di Federico mi piace la sua furbizia. Inoltre Corrado e Federico mi stupiscono molto nell'impegno che mettono durante l'allenamento.
Corrado Barbagallo. Antonio è un leone in campo e rischia quando avanza per segnare, ma in caso di contropiede avversario ritorna subito al suo posto: una cosa che mi stupisce è che quando gioca non ha paura di fare azioni pericolose. Federico è un grande centrocampista, riesce sempre a mantenere la calma in campo: di lui mi piace molto come gira palla e come porta avanti la squadra.
Federico Di Marino. Penso che entrambi abbiano una enorme facilità di corsa: Antonio mi stupisce per l'intraprendenza e la sicurezza che ha in campo, mentre Corrado mi ha sempre impressionato per la sua caparbietà.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Antonio Del Re. Io sono un tifoso sfegatato della Roma. Il mio giocatore preferito è Francesco Totti, perché aveva un tiro potentissimo ed era molto intelligente in campo.
Corrado Barbagallo. In serie A tifo per la Juventus, è la mia squadra del cuore da quando ero piccolo e non la cambierei mai. Il mio giocatore preferito è Paul Pogba, che ha un ottimo tiro e una grande tecnica.
Federico Di Marino. Sono un tifoso sfegatato dell'Inter e ammiro Lautaro Martinez per la sua aggressività e voglia di emergere che mette in campo, ma calcisticamente mi ispiro all'ex centrocampista del Real Madrid Guti.

Qual è il ruolo dove vi trovate meglio? Perché?
Antonio Del Re. Il ruolo in cui mi trovo meglio è il terzino sinistro, perché io amo molto correre su tutta la fascia e mi piace anticipare sempre l'avversario prima che lui tocchi la palla.
Corrado Barbagallo. Il ruolo in cui mi trovo meglio è il terzino destro, perché mi piace molto bloccare le ali avversarie che cercano di superarmi con un dribbling, ma spesso non ce la fanno per la mia grande attenzione ai loro movimenti.
Federico Di Marino. Mi piace giocare mezz'ala sinistra perché mi permette di partecipare anche alla fase offensiva, ma in generale mi trovo bene in tutti i ruoli di centrocampo.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Antonio Del Re. Il mio punto di forza è la velocità, mentre devo migliorare nell'uno contro uno.
Corrado Barbagallo. Il mio punto di forza è fare cross che aiutano ai miei compagni a segnare e a portare la squadra in vantaggio. Secondo me devo migliorare nei passaggi arretrati perché in varie occasioni abbiamo rischiato di prendere gol per un mio passaggio sbagliato.
Federico Di Marino. Credo di avere una buona visione di gioco, mi piace avere palla e mandare in porta i miei compagni; penso che debba rafforzarmi fisicamente e migliorare soprattutto nell'essere aggressivo in campo.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? Perchè?
Antonio Del Re. La partita più bella ed emozionante con la maglia della Bacigalupo è stata quella dell'anno scorso contro la Gladius, in cui abbiamo ottenuto la vittoria del campionato. Questa partita non me la dimenticherò mai, perché per me è un orgoglio aver giocato con i più grandi e aver vinto un titolo regionale.
Corrado Barbagallo. Una partita che ricordo bene è quella giocata al torneo del Centro Sportivo San Gabriele contro la D'Annunzio: ho segnato il gol della vittoria per andare in finale grazie a uno stacco di testa che è finito sotto all'incrocio. Tutti mi erano venuti ad abbracciare ed eravamo molto felici, le emozioni che ho provato in quel momento erano tantissime.
Federico Di Marino. Ricordo ancora le emozioni provate da piccolo in una partita contro i Delfini Biancazzurri che ci permise di arrivare in finale e vincere il nostro torneo al Centro Sportivo San Gabriele, ma ultimamente anche la finale a Cesenatico mi ha regalato belle emozioni.

Intervista realizzata da Loris Napoletano