PAROLA A..: TIZIANO ROZANC E DANIELE PRIORI

07-05-2020 13:04 -

Undicesima puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Spazio a due colonne della nostra società: Tiziano Rozanc e Daniele Priori, entrambi classe 2005. È da sottolineare la lunga militanza e il cammino ricco di soddisfazioni per questa coppia di grande qualità: Daniele ha indossato sempre e soltanto la nostra maglia, iniziando nel lontano 2010 e svolgendo tutta la trafila della scuola calcio; risale al 2015, invece, l'arrivo di Tiziano, che ha dimostrato fin da piccolo grande attaccamento e passione per questi colori. Sicuramente un bellissimo percorso per entrambi, con il punto più alto rappresentato dal trionfo della passata stagione con la vittoria del titolo regionale under 14. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! A causa del Coronavirus, stiamo tutti attraversando un periodo molto particolare. Come lo state trascorrendo e quali attività svolgete nell'arco della giornata? Quanto vi mancano il calcio, la squadra e i vostri compagni?
Tiziano Rozanc. A causa del Coronavirus, questo periodo è molto particolare per tutti e ha stravolto le nostre giornate: oltre a svolgere le videolezioni, cerco di rimanere in forma con esercizi. La mancanza del calcio si fa sentire molto, soprattutto il magnifico legame che avevo con i miei compagni che ora riesco a vedere solo con videochiamate: spero di rivederli presto su quel campo da gioco che ci fa sognare.
Daniele Priori. Il Coronavirus ha cambiato tutte le nostre abitudini: in questo periodo molto particolare la mattina svolgo le lezioni, mentre il pomeriggio faccio prima i compiti e poi prendo il pallone e inizio a giocare fino a quando non si fa sera. Il mondo del calcio mi manca moltissimo, mi manca indossare scarpette e parastinchi, mi manca la tensione prima di una partita, il divertimento e l'impegno durante l'allenamento. Mi mancano i miei compagni e mi manca indossare la maglietta per scendere in campo e impegnarmi al massimo.

Siete nella nostra società da tanti anni. Cosa rappresenta per voi la Bacigalupo? Quali sono i vostri ricordi dei tanti tornei disputati da piccoli in giro per l'Abruzzo?
Tiziano Rozanc. Per me la Bacigalupo rappresenta una seconda famiglia, e in tutti questi anni al loro fianco ho visto serietà e la molta importanza che danno a noi ragazzi. I ricordi che ho con la Bacigalupo sono tantissimi, ma un ricordo che mi porterò per tutta la vita sarà la vittoria del titolo under 14, è stata un'emozione indescrivibile.
Daniele Priori. La Bacigalupo per me rappresenta una seconda famiglia, in cui mi sono trovato bene fin dall'inizio. Ricordo i molti tornei disputati in giro per l'Abruzzo: uno che ricordo in particolare è quello di Pratola Peligna, dove siamo arrivati primi vincendo la finale contro la Gladius. Questo torneo lo ricordo in particolar modo perchè ci siamo divertiti tutto il giorno, sia fuori sia dentro al campo.

Parliamo un po' del trionfo della passata stagione, con la splendida vittoria del titolo under 14. Credevate fin dall'inizio di potercela fare o le qualità della squadra sono venute fuori gradualmente?
Tiziano Rozanc. Io ho creduto fin dall'inizio di potercela fare, perché sapevo le qualità che avevamo: con la nostra determinazione potevamo arrivare fino in fondo. Poi, infatti, sappiamo com'è andata a finire.
Daniele Priori. La passata stagione è stata una stagione indimenticabile. All'inizio non pensavo che potevamo farcela, ma poi ho iniziato a crederci sempre di più guardando la lunga serie di risultati positivi: infatti la qualità della squadra è venuta fuori gradualmente.

Secondo voi, in quale partita c'è stata la vittoria che ha dato la spinta decisiva per il titolo?
Tiziano Rozanc. Secondo me la partita che ha dato la spinta decisiva per il titolo è stata la trasferta di Teramo, in cui siamo riusciti a pareggiare per 2-2 all'ultimo minuto.
Daniele Priori. Una delle partite che ci ha dato la spinta per la vittoria del titolo è stata quella casalinga contro i Biancorossi Teramo, in cui siamo riusciti a vincere per 5-2: secondo me è stata anche una delle nostre partite migliori, ci siamo tutti impegnati al massimo senza mai mollare.

Arriviamo all'ultima giornata contro la Gladius, un'altalena di emozioni. Ci raccontate le vostre? Com'è stato andare in vantaggio, venire rimontati ed essere sotto 3-1, e infine raggiungere il 3-3 nei minuti di recupero? Cosa avete pensato prima del rigore decisivo trasformato da Larivera?
Tiziano Rozanc. Le emozioni che ho avuto in quella partita sono state tantissime. Siamo passati in vantaggio con uno schema su punizione provato tantissime volte in allenamento; poi, quando siamo andati sotto per 3-1, è stata dura e frustante. Ma noi in questo titolo ci credevamo così tanto che non ci siamo abbattuti, siamo andati in attacco e ci siamo procurati due rigori: poi ci ha pensato il nostro attaccante straordinario Francesco Larivera, che li ha realizzati entrambi.
Daniele Priori. Quel giorno, prima di arrivare al campo, ero molto agitato e non riuscivo a pensare ad altro che alla partita. Quando siamo andati in vantaggio ho iniziato a saltare per la gioia, che però è svanita dopo un po' perché siamo andati sotto per 3-1. Nonostante lo svantaggio abbiamo continuato a crederci: quando è arrivato il fischio dell'arbitro per il secondo rigore, non ho avuto il coraggio di guardare il tiro di Larivera e, appena ho sentito esultare, ho capito che aveva segnato e che quindi eravamo campioni regionali.

Quest'anno vi siete confermati a buoni livelli con i giovanissimi regionali, raggiungendo la qualificazione alla fase d'élite. È stato un obiettivo facile o complicato da ottenere? Quali sono state le difficoltà principali nell'affrontare una stagione da campioni regionali in carica?
Tiziano Rozanc. Quest'anno abbiamo raggiunto agevolmente la fase d'élite, ma abbiamo avuto anche delle difficoltà: penso che affrontare la stagione da campioni in carica ha pesato molto sulle nostre prestazioni.
Daniele Priori. La prima fase non è stata molto difficile da superare, perchè ci siamo impegnati. La seconda fase invece non è stata delle migliori, soprattutto a causa degli infortuni: se non ci fosse stato questo virus, saremmo sicuramente cresciuti partita dopo partita. Passare una stagione da campioni regionali è stato bello, ma allo stesso tempo ci ha messo un po' in difficoltà perchè dovevamo dimostrare di essere una squadra forte e organizzata.

Avete entrambi fatto quest'anno parecchie presenze anche con gli allievi sperimentali, dando un contributo fondamentale per la qualificazione alla fase finale anche in questa categoria. Com'è giocare con i più grandi e quali differenze ci sono? In quale partita, secondo voi, c'è stata la vittoria che ha dato la spinta decisiva per il raggiungimento dell'obiettivo?
Tiziano Rozanc. Giocare con i più grandi per me è un onore. Noto molte differenze, soprattutto la fisicità dei nostri avversari. La partita che ha dato la spinta decisiva per qualificarci alla fase finale è stata la vittoria casalinga per 3-1 contro l'Ortona.
Daniele Priori. Essere convocato anche con i più grandi è una bella soddisfazione. Mi piace molto e allo stesso tempo mi trovo bene a giocare con loro: le differenze ci sono, ma io essendo grande fisicamente non le noto molto. Secondo me, la partita che ci ha dato la spinta per il raggiungimento dell'obiettivo è stata quella vinta per 3-1 contro il Giulianova, perchè ci abbiamo creduto dall'inizio e infatti a fine primo tempo eravamo già in vantaggio di tre gol.

Tiziano, da qualche anno sei anche il capitano del gruppo. Ci racconti le responsabilità che si hanno nell'indossare la fascia? Quali sono le indicazioni principali che cerchi di trasmettere ai tuoi compagni durante le partite?
Tiziano Rozanc. La fascia da capitano della Bacigalupo mi rende orgoglioso e mi ripaga di tutti i sacrifici che ho fatto in questi anni. Le responsabilità sono molte, perchè rappresento una società molto importante. Le indicazioni principali che dò ai miei compagni durante le partite sono di non tirare indietro la gamba e di non mollare mai.

Daniele, nel 2015 sei stato anche tra i protagonisti della Bacigalupo che è arrivata a calcare il prestigioso palcoscenico di Coverciano. Quali sono i tuoi ricordi di quella magnifica esperienza e quanto è stata importante per te?
Daniele Priori. Coverciano per me è stata un'esperienza bellissima. Ci siamo confrontati con tante altre squadre provenienti da tutta Italia, ma per me le emozioni più grandi sono state quelle di visitare il museo e di calcare i campi dove si allena la Nazionale italiana.

Avete segnato diversi gol in questi anni con la nostra maglia, qual è il più bello e significativo che ricordate? Perchè?
Tiziano Rozanc. Ho segnato diversi gol in questi anni, ma il più bello e significativo è stato nella scorsa stagione con i giovanissimi sperimentali, nella partita in casa contro i Biancorossi Teramo: è stato importante perché ci ha dato il vantaggio in una partita difficilissima, che poi abbiamo vinto per 5-2.
Daniele Priori. Il gol più bello e significativo per me è stato quest'anno con gli allievi sperimentali, in trasferta contro il Silvi: sono riuscito a segnare il gol del 3-3 proprio all'ultimo minuto ed è stato molto importante per la nostra qualificazione alla fase finale.

Giocate insieme da alcuni anni e vi conoscete bene, quali sono le caratteristiche principali del vostro compagno? In cosa il vostro compagno vi stupisce di più a livello calcistico?
Tiziano Rozanc. Io e Daniele giochiamo insieme già da 5 anni. Le sue caratteristiche principali sono il gioco aereo e la fase difensiva. Un altro pregio di Daniele a livello calcistico è il senso della posizione: infatti si trova sempre al posto giusto, per gli avversari è un muro.
Daniele Priori. Ormai gioco da diversi anni con Tiziano: lui è straordinario in mezzo al campo, si trova su tutti i palloni e non si ferma mai. A livello calcistico riesce a coprire e a proteggere il pallone in ogni zona del campo. Con Tiziano è nata una grande amicizia non solo sul campo, ma anche fuori: per me lui è fortissimo.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Tiziano Rozanc. Sono un tifoso sfegatato dell'Inter. Ammiro molti giocatori, ma per il ruolo che ricopro i miei due preferiti sono Andrés Iniesta e N'golo Kanté: Iniesta perchè ha una visione di gioco fuori dal comune, Kanté perché recupera moltissimi palloni e corre come se avesse dieci polmoni.
Daniele Priori. La mia squadra del cuore è sempre stata la Juventus, sin da quando ero piccolo. Uno dei giocatori che ammiro di più è Virgil Van Dijk, perchè non solo è grande fisicamente, ma è straordinario nel suo ruolo di difensore: con lui non passa un pallone.

Qual è il ruolo dove vi trovate meglio? Perché?
Tiziano Rozanc. Il ruolo in cui mi trovo meglio è il mediano, perché mi piace recuperare palloni e far iniziare nuove azioni d'attacco.
Daniele Priori. Il ruolo in cui riesco ad esprimermi al meglio è quello del difensore centrale. Mi piace molto cercare di non far segnare gli avversari, e in questo ruolo faccio di tutto per aiutare la mia squadra.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Tiziano Rozanc. Il mio punto di forza è la grinta, così come impostare l'azione; invece devo migliorare nel tiro.
Daniele Priori. Il mio punto di forza è la forza fisica, mentre devo cercare di migliorare un po' nella velocità.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere in questi anni? E perchè?
Tiziano Rozanc. Come detto prima, la partita con più emozioni con questa maglia è quella contro la Gladius, nella quale siamo riusciti a vincere il titolo under 14.
Daniele Priori. La partita che ricordo con maggior piacere è sicuramente quella contro la Gladius, perchè è stata indimenticabile e soprattutto perchè ci ha regalato il titolo di campioni regionali. L'emozione è stata tanta, soprattutto quando l'arbitro ha fischiato la fine della partita, momento in cui è iniziata la festa.

Intervista realizzata da Loris Napoletano