PAROLA A..: NICOLA IOCCA E ANDREA MAROCCO

05-05-2020 12:54 -

Nona puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a due protagonisti del trionfo dei giovanissimi sperimentali della passata stagione: Nicola Iocca e Andrea Marocco, entrambi classe 2005. Nicola approda nella nostra società nell'estate 2017, ritagliandosi fin da subito uno spazio molto importante e segnando diversi gol già da sotto età; nell'estate 2018 c'è anche l'arrivo di Andrea, che con la sua qualità va a rinforzare ulteriormente la squadra che diventerà campione regionale under 14 nel mese di giugno 2019. Entrambi si sono confermati a buoni livelli in questa stagione, togliendosi anche la soddisfazione di esordire con più grandi, nel campionato allievi sperimentali. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! Attraversiamo un periodo che ha stravolto le abitudini di tutti. Cosa fate in queste giornate un po' particolari? Quanto vi mancano le partite, la squadra e i vostri compagni?
Nicola Iocca. In queste giornate particolari gioco sicuramente molto con la palla sotto casa, ma mi alleno anche dal punto di vista fisico per tornare al meglio. Mi mancano tanto le partite, gli allenamenti e i compagni, infatti non vedo l'ora di ripartire!
Andrea Marocco. È un periodo difficile, ma facciamo tutti del nostro meglio. Di solito mi alleno o esco fuori casa a fare due palleggi, stare senza calcio è difficile perchè mi manca tanto stare con i miei compagni e affrontare le partite insieme.

Siete arrivati da alcuni anni nella nostra società (Nicola nell'estate 2017 e Andrea nell'estate 2018), integrandovi velocemente. Ci raccontate le vostre emozioni nelle prime partite e come vi siete trovati nel nostro ambiente?
Nicola Iocca. Inizialmente ero molto timoroso e timido, ma pian piano mi sono riuscito ad integrare nella squadra. Le prime partite sono state difficili perchè venivo da un ambiente meno competitivo, ma giorno dopo giorno è stato tutto più semplice.
Andrea Marocco. All'inizio ero timido, ma quando ho conosciuto tutto il gruppo mi sono subito trovato bene. Ogni partita è sempre un emozione, le prime gare ho cercato di affrontarle al meglio e senza paura.

Parliamo un po' del trionfo della passata stagione, con la splendida vittoria del titolo under 14. Credevate fin dall'inizio di potercela fare o le qualità della squadra sono venute fuori gradualmente?
Nicola Iocca. Ho sempre pensato che eravamo una squadra forte, ma non immaginavo di poter vincere il titolo regionale: poi, vittoria dopo vittoria, ho cominciato a credere sempre di più che ce l'avremmo fatta.
Andrea Marocco. All'inizio non pensavamo minimamente di arrivare a quel traguardo, ma man mano notavamo sempre di più le nostre potenzialità e abbiamo cominciato a credere seriamente di poter vincere.

Secondo voi, in quale partita c'è stata la vittoria che ha dato la spinta decisiva per il titolo?
Nicola Iocca. Secondo me ogni partita ci ha dato uno stimolo, una spinta in più che ci ha portato poi a vincere, però se devo scegliere dico la vittoria per 2-1 in trasferta contro la Virtus Ortona.
Andrea Marocco. Tutte le partite sono state decisive, perchè siamo arrivati alla fine con pochissima differenza di punti tra noi e la Gladius: comunque penso che la più importante sia stata proprio l'ultima giornata.

Arriviamo all'ultima giornata contro la Gladius, un'altalena di emozioni. Ci raccontate le vostre? Com'è stato andare in vantaggio, venire rimontati ed essere sotto 3-1, e infine raggiungere il 3-3 nei minuti di recupero? Cosa avete pensato prima del rigore decisivo trasformato da Larivera?
Nicola Iocca. È stato un susseguirsi di emozioni incredibili. Devo dire la verità, non ho mai smesso di crederci, prima del rigore ho pensato che ce l'avremmo fatta e che Larivera avrebbe segnato.
Andrea Marocco. Una partita fantastica, in svantaggio per 3-1 tutti pensavano che non ce l'avremmo fatta, ma solo noi in campo sapevamo che era ancora possibile riuscirci. Ero sicuro che Francesco Larivera avrebbe realizzato il rigore: ci ha portato a vincere con i suoi gol e con la tripletta all'ultima giornata, inoltre sui rigori è infallibile.

Quest'anno, oltre a confermarvi a buoni livelli con i giovanissimi regionali, vi siete anche tolti la soddisfazione di esordire con gli allievi sperimentali. Com'è giocare con i più grandi? Quali differenze ci sono?
Nicola Iocca. Esordire con i più grandi è sempre una bella esperienza che ti dà stimoli anche in vista del futuro. La differenza che più si nota quando si gioca sotto età è sicuramente il fisico, un aspetto spesso fondamentale nel calcio.
Andrea Marocco. Giocare con i più grandi è diverso, fisicamente rispetto a noi sono più avanti, ma tutti abbiamo le potenzialità per fare comunque bella figura. Purtroppo però ricordo la mia prima partita con gli allievi sperimentali, finita molto male a causa del mio infortunio.

Nicola, in queste tre stagioni hai segnato tanto con la nostra maglia. Qual è il gol più bello e significativo che ricordi? Perchè?
Nicola Iocca. Il gol più bello è stato l'anno scorso contro la Virtus Vasto nella vittoria per 3-1, un tiro di sinistro dal limite dell'area. Però il più significativo penso sia stato nel 2-2 sul campo del River nel mio primo anno alla Bacigalupo, segnare contro una delle squadre più forti è sempre bello.

Andrea, con i tuoi fantastici dribbling spesso metti in difficoltà le difese avversarie, rischiando anche di perdere qualche pallone di troppo. Hai tanta personalità, come hai acquisito questa sicurezza e come sei riuscito a migliorarla nel corso degli anni?
Andrea Marocco. Quando si gioca a calcio bisogna essere sicuri di quello che si fa e non tener conto di ciò che qualcuno può dirti: il nostro mister ci dice sempre che in zona di attacco possiamo tentare il dribbling, quindi se sono sicuro ci provo.

Quali sono le caratteristiche principali del vostro compagno di questa intervista? In cosa il vostro compagno vi stupisce di più a livello calcistico?
Nicola Iocca. Andrea è sicuramente molto bravo tecnicamente e ha un bellissimo dribbling, è proprio questa la sua caratteristica che mi stupisce di più di lui.
Andrea Marocco. Nicola è molto bravo nel dribbling e cinico davanti alla porta, secondo me è una punta molto forte.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più?
Nicola Iocca. Io tifo fin da piccolo per l'Inter, ma un giocatore che ammiro molto è Griezmann, perchè è dotato di una tecnica fenomenale e di lui mi piace soprattutto la scioltezza con cui gioca.
Andrea Marocco. Tifo per l'Inter, ma un giocatore che ammiro moltissimo è Dybala, riesce sempre a stupire tutti con dribbling, gol e giocate fuori dal normale, a parer mio è uno dei calciatori più forti in circolazione.

Qual è il ruolo dove vi trovate meglio? Perché?
Nicola Iocca. Il ruolo in cui mi trovo meglio è a centrocampo, mi piace dribblare i giocatori e mandare i compagni in porta, muovendomi liberamente in mezzo al campo.
Andrea Marocco. Io mi trovo meglio a centrocampo, mi piace gestire il gioco e servire i compagni, anche se la velocità non è il mio forte.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Nicola Iocca. Il mio punto di forza è il dribbling, anche se devo migliorare non solo in questo aspetto ma soprattutto nel tiro, perchè ho un tiro troppo debole.
Andrea Marocco. Penso che il mio punto di forza sia la tecnica, il gioco palla a terra, mentre devo migliorare nella corsa e sulla resistenza.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere in questi anni con la nostra maglia? E perchè?
Nicola Iocca. Sicuramente la partita che ricordo con maggiore piacere è quella contro la Gladius, la gara che poi ci ha portato alla conquista del titolo. È stata veramente una partita straordinaria e recuperarla all'ultimo minuto è stata la ciliegina sulla torta: non la dimenticherò mai!
Andrea Marocco. Ovviamente la partita più emozionante è stata l'ultima di campionato dell'anno scorso contro la Gladius. Abbiamo giocato al massimo e l'abbiamo ribaltata negli ultimi minuti, poi al fischio finale siamo andati tutti ad abbracciare i nostri tifosi, un'emozione unica.

Intervista realizzata da Loris Napoletano