PAROLA A..: MICHELE MAZZEO, FRANCESCO DI GHIONNO E TOMMASO TAMBELLI

02-05-2020 13:09 -

Sesta puntata per la nostra rubrica "Parola a..", in cui intervistiamo i tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Tocca a tre rappresentanti dei giovanissimi sperimentali della nostra società: Michele Mazzeo, classe 2006, Francesco Di Ghionno, anche lui classe 2006, e Tommaso Tambelli, classe 2007. I tre hanno dato il proprio importante contributo alla squadra di mister Nicola Bozzella, che è stata protagonista di un super campionato occupando il primo posto e qualificandosi matematicamente alle fasi finali. Andiamoli a conoscere meglio.

Buongiorno ragazzi! Il Coronavirus ha cambiato le abitudini di tutti: come state trascorrendo questo periodo un po' particolare? Quanto vi mancano il calcio, la squadra e i vostri compagni?
Michele Mazzeo. Certo, non è affatto facile affrontare questa situazione, ma con responsabilità e sacrificio torneremo a giocare tutti insieme. Per fortuna riesco a svolgere attività in casa: il pomeriggio, dopo aver svolto i compiti, passo un'oretta sulla cyclette e faccio quasi mezz'ora di esercizi fisici, così da tenermi impegnato e in forma. Il calcio manca più di ogni altra cosa, come anche la squadra e tutta la società che ha sempre appoggiato sia me sia i miei compagni.
Francesco Di Ghionno. Questo virus purtroppo non ci ha permesso di andare avanti nel nostro cammino favoloso e c'è molto rammarico per questo, ma non dobbiamo mollare mai. In questa quarantena mi alleno tutti i giorni per tenermi in forma; i compagni mancano molto, così come il calcio e la società.
Tommaso Tambelli. Questo virus ha cambiato molto, dato che prima c'erano allenamenti e partite quasi tutti i giorni, mentre ora non si può fare praticamente niente. Io comunque un minimo sto continuando ad allenarmi, facendo corse sul tapis roulant e giocando un po' sotto casa.

Lo stop causato dal Coronavirus è arrivato proprio nel momento più bello del vostro campionato, con la Bacigalupo Vasto Marina al primo posto e con la matematica qualificazione alle fasi finali appena conquistata. Quante possibilità c'erano di vincere il titolo nei giovanissimi sperimentali?
Michele Mazzeo. Avevamo quasi concluso un'annata con i botti. Siamo dispiaciuti, ma contro questo avversario è impossibile vincere. Non posso essere sicuro della vittoria del campionato, ma le speranze erano tante.
Francesco Di Ghionno. Quest'anno abbiamo meritato sin dalla prima giornata di essere primi in classifica e di qualificarci alle fasi finali, per questo avevamo molte possibilità e ci dispiace parecchio non concludere la stagione.
Tommaso Tambelli. Le probabilità di vincere il campionato erano tante, e il fatto che il campionato non vada avanti dà molta tristezza. Nonostante questo, però, abbiamo l'obbligo di provare a vincere l'anno prossimo.

Secondo voi, qual è la squadra avversaria che vi aveva messo più in difficoltà? E nelle fasi finali, quale sarebbe stato l'avversario più temibile?
Michele Mazzeo. Sicuramente la Virtus Lanciano è stata la squadra con cui abbiamo sofferto maggiormente, ma siamo rimasti concentrati e abbiamo vinto il testa a testa. Per quanto riguarda le fasi finali, i Biancorossi Teramo e la Gladius erano due ottime formazioni, ma con il nostro spirito di squadra avremmo potuto battere tutti.
Francesco Di Ghionno. Le squadre che abbiamo affrontato sono state tutte forti, ma quella contro cui abbiamo sofferto di più è stata il River Chieti, nelle fasi finali gli avversari più temibili sarebbero stati i Biancorossi Teramo, squadra che ha fatto molti gol.
Tommaso Tambelli. Secondo me la Virtus Lanciano è quella che ci ha tenuto testa di più, mentre nelle fasi finali secondo me ce la saremmo giocata con i Biancorossi Teramo.

Nei giovanissimi sperimentali siete stati protagonisti di un cammino strepitoso con 12 vittorie ottenute in 14 giornate, oltre ad avere il miglior attacco e la miglior difesa del girone. Qual è il segreto della vostra squadra?
Michele Mazzeo. Come ho detto prima, il nostro punto di forza siamo noi, il nostro spirito di squadra e l'amicizia che ci lega sia dentro sia fuori dal campo. Il merito però va soprattutto al mister e alla società che ci fanno sempre sentire a casa.
Francesco Di Ghionno. Allenarci sempre e al massimo, senza sottovalutare gli avversari.
Tommaso Tambelli. Il segreto della nostra squadra è l'unione, che ci aiuta sia a giocare serenamente sia a migliorare.

Siete tutti e tre abbastanza piccoli a livello fisico e dovete spesso contrastare avversari più alti e strutturati. Quanto è difficile affrontare questa differenza e come riuscite a farlo?
Michele Mazzeo. È abbastanza difficile, ma ciò che conta è entrare in campo con la giusta mentalità: se riesci a farlo, non pensi a queste cose.
Francesco Di Ghionno. Essere piccolo fisicamente a me dà ancora più forza per affrontare i più grandi, poi il fatto di essere veloci è un vantaggio.
Tommaso Tambelli. La differenza fisica conta molto per noi della nostra età, anche se spesso influisce più la paura della differenza fisica. Secondo me, per superare questo problema bisogna pensarci il meno possibile.

Quali caratteristiche, a livello calcistico, vi stupiscono di più dei vostri compagni di questa intervista?
Michele Mazzeo. Una delle caratteristiche a cui ho fatto più caso è il senso della posizione di Tommaso, mentre per Francesco ammiro molto il suo tiro molto preciso.
Francesco Di Ghionno. Mi fa molto piacere fare questa intervista con i miei due compagni di squadra, di loro mi piace che si allenano come me molto seriamente, senza mai smettere di mollare in quello che fanno.
Tommaso Tambelli. Per quanto riguarda Michele, la caratteristica che mi stupisce di più, oltre alla velocità, è la sua caparbietà; mentre l'aspetto migliore di Francesco è che ha un piede che gli permette di fare cose straordinarie.

Michele, sei nella nostra società dal 2013 e sei ormai uno dei veterani. Cosa rappresenta per te la Bacigalupo? Quali sono i tuoi ricordi dei tanti tornei disputati da piccolo in giro per l'Abruzzo?
Michele Mazzeo. La Bacigalupo rappresenta la mia seconda famiglia e in questa società ho bellissimi ricordi. Di tornei ne abbiamo fatti veramente tanti, ma quelli che mi hanno particolarmente segnato sono quelli di Pianella e quelli del Centro Sportivo San Gabriele, senza dimenticare il torneo di Atessa dell'anno scorso in cui ci siamo aggiudicati il primo posto.

Francesco, quest'anno con la Bacigalupo Vasto Marina tuo fratello Salvatore ha esordito in Eccellenza ed è stato uno dei punti fermi della juniores e degli allievi. Quali consigli ti dà a casa e quanto è importante per te seguirli?
Francesco Di Ghionno. Per me è una fortuna avere mio fratello, mi dà molti consigli a casa su come migliorare perché per un classe 2003 come lui è stato molto importante giocare in tre campionati differenti, tra cui anche l'Eccellenza. Molto spesso dopo l'allenamento mi racconta quello che ha fatto, mi dice di crescere mentalmente e fisicamente e di non arrendermi davanti a nulla.

Tommaso, ti sei ritagliato man mano uno spazio sempre più importante nella Bacigalupo Vasto Marina riuscendo a toglierti belle soddisfazioni. Come giudichi la tua stagione?
Tommaso Tambelli. A inizio anno ho fatto fatica, dato che ero meno allenato degli altri e che gli altri erano molto più alti rispetto ai ragazzi con cui giocavo prima. Mettendo insieme questi fattori, nei primi mesi non è stato facile e lo dimostra anche il fatto che durante il girone di andata sono stato convocato raramente. Con il passare del tempo, però, ho iniziato a giocare con più spensieratezza, pensando che se avessi giocato bene le convocazioni sarebbero arrivate. Spinto da ciò, ho iniziato a scendere in campo pensando solo a divertirmi: questo mi ha aiutato molto, e ho ottenuto più risultati in questo modo rispetto a inizio stagione.

Quale partita, per le emozioni o per l'importanza, ricordate con maggior piacere con la nostra maglia? Perchè?
Michele Mazzeo. Parlando di emozioni, ricordo benissimo il derby con la Pgs Vigor Don Bosco giocato quest'anno, molto sentito e coronato da un mio gol. Mentre per importanza, come ho già detto prima, dico lo scontro diretto vinto con la Virtus Lanciano.
Francesco Di Ghionno. L'esordio con questa maglia non lo dimenticherò mai, è stato a Ortona: anche se poi è arrivata l'unica sconfitta stagionale, per me ogni partita con questa maglia è importante.
Tommaso Tambelli. La gara che ricordo con maggior piacere è quella di ritorno contro il Delfino Pescara, perché era la mia seconda partita da titolare e sono rimasto in campo per tutto il tempo. Durante quella gara ho provato una sensazione che non provavo da tanto: affrontavo ragazzi con i quali il confronto era alla pari, infatti non c'era differenza di fisico e contava solo la bravura.

Qual è il ruolo dove vi trovate meglio? Perché?
Michele Mazzeo. Ho la fortuna di poter essere schierato sia come ala sia come terzino sinistro. È facile dire che mi diverto di più giocando in attacco, anche se quest'anno sto trovando più spazio da terzino.
Francesco Di Ghionno. Il ruolo in cui mi trovo meglio è l'esterno destro perché, per un mancino come me, rientrare sul mio piede preferito e tirare è molto importante; ma devo dire che anche a sinistra mi trovo bene.
Tommaso Tambelli. Mi trovo bene in difesa, però in questo reparto non preferisco un ruolo rispetto ad un altro, semplicemente bisogna comportarsi in modo diverso a seconda della posizione.

Qual è il vostro punto di forza? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Michele Mazzeo. Tutti dicono che il mio punto di forza sia la velocità, ma vista la giovane età spero di migliorarmi in altri aspetti.
Francesco Di Ghionno. Il mio punto di forza è la carica che mi danno i compagni e il mister, devo migliorare fisicamente perché quest'aspetto nel calcio è molto importante.
Tommaso Tambelli. Il mio punto di forza è la scelta di gioco, mentre devo migliorare ancora tanto nell'aspetto fisico, soprattutto sul lato della corsa.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? Quale calciatore ammirate di più, e perchè?
Michele Mazzeo. Mi ritengo un super tifoso dell'Inter. Ho imparato ad ammirare tantissimo Lionel Messi, anche se pensando al mio ruolo apprezzo molto Chiesa in cui mi rispecchio nella velocità.
Francesco Di Ghionno. Io sono un grandissimo tifoso del Milan e ne vado fiero, mi sarebbe piaciuto nascere prima e godermi tutti i trofei vinti dai rossoneri. Il giocatore che ammiro di più è Messi, ma come dicevo prima ammiro giorno dopo giorno sempre di più mio fratello Salvatore, perché vedo che non si arrende davanti a niente; sono felice che da lui posso imparare molto.
Tommaso Tambelli. Sono tifoso della Juventus, ma stimo tanto anche il Cagliari, dato che mia madre è proprio di Cagliari. Per quanto riguarda i calciatori che ammiro di più, sono Bernardeschi e Nainggolan, secondo me sono entrambi molto caparbi e intelligenti.

Intervista realizzata da Loris Napoletano