PAROLA A..: CHRISTIAN ANGELICOLA E FRANCESCO GIAMMICHELE

27-04-2020 12:32 -

Al via la nostra nuova rubrica "Parola a..", in cui diamo spazio ai tanti ragazzi del settore giovanile della Bacigalupo Vasto Marina. Iniziamo da due veterani della nostra società: Christian Angelicola e Francesco Giammichele, entrambi difensori classe 2005 che hanno sempre giocato con la maglia della Bacigalupo, fin dalla scuola calcio. Sicuramente un bellissimo percorso, con il punto più alto rappresentato dal trionfo della passata stagione con la vittoria del titolo regionale under 14. Andiamoli a conoscere meglio.

Ciao ragazzi! A causa del Coronavirus, stiamo tutti attraversando un periodo molto particolare. Come lo state trascorrendo?
Christian Angelicola. È un periodo strano, in cui siamo costretti a restare a casa. Durante le giornate, oltre allo studio, per fortuna posso divertirmi e allenarmi con il pallone nel parcheggio di casa mia.
Francesco Giammichele. Durante la giornata svolgo diverse attività: nella mattinata mi collego con la scuola, mentre il pomeriggio lo passo alla PlayStation oppure in giardino, dove fortunatamente posso allenarmi e giocare a calcio con mio fratello.

Quanto vi mancano il calcio e le partite?
Christian Angelicola. Il calcio mi manca moltissimo, per me il campo era soprattutto un luogo di divertimento dove trascorrere il pomeriggio. Mi mancano ovviamente anche la società, gli allenatori e i compagni di squadra, con cui mi divertivo tanto.
Francesco Giammichele. Fare attività manca molto. Manca giocare, ma soprattutto divertirsi nello spogliatoio con i miei compagni di squadra.

Nel vostro percorso calcistico avete sempre indossato la maglia della Bacigalupo. Cosa rappresenta per voi questa società?
Christian Angelicola. Sono alla Bacigalupo dall'età di 5 anni, e ormai per me la società è come una famiglia. Mi sono affezionato alla società, ai campi di gioco e ai compagni.
Francesco Giammichele. Questa società mi rappresenta sin da quando ero piccolo. Rappresenta la maggior parte delle emozioni vissute fino ad ora, e questa per me è una cosa bellissima.

Parliamo un po' del trionfo della passata stagione, con la splendida vittoria del titolo under 14. Credevate fin dall'inizio di potercela fare o le qualità della squadra sono venute fuori gradualmente?
Christian Angelicola. A inizio anno nessuno avrebbe creduto nel nostro primo posto. Poi abbiamo iniziato ad ottenere risultati importanti man mano che andavamo avanti, ritrovandoci a lottare per il primo posto nell'ultima partita del campionato.
Francesco Giammichele. Ci credevamo fin dall'inizio della fase d'élite, quando il mister dentro lo spogliatoio ci fece un discorso dicendo che quella coppa sarebbe diventata nostra.

Secondo voi, in quale partita c'è stata la vittoria che ha dato la spinta decisiva per il titolo?
Christian Angelicola. Secondo me l'ultima partita, perché avevamo un punto in più della Gladius, che era seconda. Quindi ci siamo giocati tutto in quell'occasione.
Francesco Giammichele. Come dicevo nella precedente domanda, penso che la spinta l'abbiamo avuta fin dalla prima gara dell'élite, in cui abbiamo battuto per 3-2 l'Amiternina.

Arriviamo all'ultima giornata contro la Gladius, un'altalena di emozioni. Ci raccontate le vostre? Com'è stato andare in vantaggio, venire rimontati ed essere sotto 3-1, e infine raggiungere il 3-3 nei minuti di recupero? Cosa avete pensato prima del rigore decisivo trasformato da Larivera?
Christian Angelicola. È stata una partita bellissima, piena di emozioni, abbiamo lottato tutta la partita, molti di noi dopo aver subito il 3-1 si sono rattristiti e arrabbiati, ma abbiamo continuato a giocare anche a pochi minuti dalla fine e siamo riusciti a guadagnare due rigori. Prima del secondo rigore ho chiuso gli occhi attendendo la reazione del pubblico e dei compagni, e dopo aver segnato sono andato insieme agli altri sotto i tifosi della Bacigalupo.
Francesco Giammichele. Andare in vantaggio con uno schema provato più volte in allenamento è stato emozionante. Quando siamo andati sotto per 3-1 sapevamo che era difficile, ma ancora niente era deciso: la spinta ce l'ha data il primo rigore. In svantaggio per 3-2 cercavamo di rimanere uniti e compatti perchè sapevamo che ce la potevamo fare. Negli ultimi minuti, quando Tiziano Rozanc fece il cross, ci fu un attimo di tensione fino a quando vidi il difensore della Gladius allargare il braccio. Era rigore. L'emozione più grande della partita ci fu quando Larivera, come sempre, non ci ha smentito mettendo in porta il pallone del definitivo 3-3.

Christian, nel 2015 sei stato anche tra i protagonisti della Bacigalupo che è arrivata a calcare il prestigioso palcoscenico di Coverciano. Quali sono i tuoi ricordi di quella magnifica esperienza?
Christian Angelicola. È stata un'esperienza unica, la Bacigalupo era la squadra che rappresentava l'Abruzzo. Sono state giornate di sport e di divertimento. Abbiamo giocato contro squadre blasonate, che rappresentavano tutte le altre regioni italiane.

Francesco, con il tuo sinistro sei un vero specialista dei calci piazzati e hai segnato diversi gol (1 quest'anno e 5 l'anno scorso, tra cui quello pesantissimo in extremis per un 2-2 fondamentale ottenuto a Teramo). Come sei riuscito a sviluppare e a migliorare questa capacità?
Francesco Giammichele. Fin da piccolo mi piaceva calciare le punizioni, questo perchè vedevo in televisione uno dei migliori specialisti, Francesco Totti. Ho migliorato costantemente il mio tiro, allenandomi soprattutto sulle punizioni o sui lanci lunghi, sia in allenamento sia nel giardino di casa.

Quest'anno, oltre al campionato regionale giovanissimi, entrambi avete esordito e fatto diverse presenze anche con gli allievi sperimentali. Com'è giocare con i più grandi? Ci sono molte differenze?
Christian Angelicola. È bello giocare con i più grandi per prendere spunto da loro e per imparare a giocare meglio. La differenza più grande è la forza fisica.
Francesco Giammichele. Giocare con i più grandi è sicuramente un'emozione grandissima. Le differenze si sentono perchè si gioca con una marcia in più, ma non sono così tanto visibili visto che fino all'anno scorso c'era un ulteriore campionato 2004-2005 e, quindi, la maggior parte degli allenamenti si svolgeva con i più grandi.

Qual è il ruolo dove vi trovate meglio? Perché?
Christian Angelicola. Difensore centrale, perché mi piace contrastare gli attaccanti che provano a segnare.
Francesco Giammichele. Il ruolo dove mi trovo meglio è terzino sinistro, considerando che gioco in questa posizione da diversi anni.

Qual è il vostro punto di forza nel calcio? E in quale aspetto, invece, secondo voi dovete migliorare?
Christian Angelicola. Credo di esser bravo negli uno contro uno con gli attaccanti, invece spero di migliorare nella precisione dei passaggi.
Francesco Giammichele. Il mio punto di forza è il tiro, mentre devo migliorare nella corsa.

Di quale squadra di serie A siete tifosi? E qual è il calciatore a cui vi ispirate maggiormente?
Christian Angelicola. Tifo Inter, ma un giocatore a cui mi ispiro è Sergio Ramos del Real Madrid.
Francesco Giammichele. La mia squadra del cuore è la Roma; per quanto riguarda il giocatore a cui mi ispiro di più, è Kolarov.

Intervista realizzata da Loris Napoletano